"Parco diviso in due, una metà ai pusher"

La denuncia di una mamma: "Zone pericolose, io non cì vado più". Baiocchi e Malandrino (Fdi): "Rinforzi e certezza della pena"

Migration

Lucia S., 37 anni, una mamma con suo figlio all’ingresso del parco Miralfiore, spacca l’argomento: "Lo vede questo parco? Non è più nostro. O meglio: è mezzo nostro, l’altro mezzo non ci si va, non ci va più nessuno perché è in mano agli spacciatori. L’abbiamo perso, non so quando lo riprenderemo, però io non me la sento di avventurarmi in questi bellissimi viali. Da tempo preferisco i marciapiede fuori, attorno al parco, meglio stare alla larga finché le cose non miglioreranno".

Come e quando? E’ la domanda che si fanno anche le forze dell’ordine che hanno, attraverso i sindacati, chiamato i politici alle proprie responsabilità perché diano loro gli strumenti (protezione, certezza della pena, espulsioni immediate) per lavorare e non essere derisi. In merito scrivono Nicola Baiocchi e Daniele Malandrino, rispettivamente consigliere regionale e capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia: "Il reportage apparso sul Carlino ha messo in luce, per l’ennesima volta, una situazione di pericolo per l’ordine pubblico della nostra Città: il Parco Miralfiore. Si è seriamente pensato che bastasse sfoltire la vegetazione per porre un argine concreto al continuo spaccio di sostanze stupefacenti? Serve un potenziamento dei controlli delle nostre efficienti forze dell’ordine che, però, devono far fronte a una carenza cronica di organico, fondamentale per agire come vorrebbero. Il sindaco Ricci è costantemente a Roma, ma solo per le “beghe” interne al suo partito che è, tra l’altro, al governo dell’Italia da dieci anni a questa parte, quasi ininterrottamente. Non ha mai agito concretamente per tutelare il nostro parco cittadino e renderlo sicuro e fruibile dai pesaresi. Non solo. Non ha mai, ribadiamo mai, chiesto un potenziamento per le nostre forze dell’ordine in termini di uomini e mezzi. Però, ha pensato come unica soluzione per contrastare il continuo e costante fenomeno dello spaccio di droga, di diradare il bosco. Ma siamo seri, per favore. Occorre agire immediatamente su un duplice fronte". Il primo, affermano i due esponenti di Fdi, " è quello, come detto, di chiedere al Governo maggiore attenzione per Pesaro in termini di potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, per l’immediato, favorendo un lavoro sinergico con l’Amministrazione comunale e fra di loro. A breve-medio termine, il secondo livello, essere certi che gli spacciatori, tanto più se colti in flagrante, restino in carcere e, visto che nella stragrande maggioranza dei casi, sono immigrati clandestini, lavorare per inasprire la legislazione vigente in modo tale da accelerare sulle procedure di espulsione. Siamo pronti a governare l’Italia, lo slogan scelto da Fratelli d’Italia in questa campagna elettorale e noi lo confermiamo, sapendo – concludono Baiocchi e Malandrino – che anche questa volta siamo dalla parte giusta, quella delle forze dell’ordine e dei cittadini che meritano un’Amministrazione efficiente e attenta alla loro sicurezza".

d.e.