Parco Trulla e l’amianto "Segnalato il rischio, ma l’Erap non ha soldi per fare la bonifica"

La protesta dell’associazione Ona: "Dietro l’anfiteatro capanni coi tetti in Eternit"

Parco Trulla e l’amianto  "Segnalato il rischio,  ma l’Erap non ha soldi  per fare la bonifica"

Parco Trulla e l’amianto "Segnalato il rischio, ma l’Erap non ha soldi per fare la bonifica"

Amianto, fin troppo a ridosso del Parco Trulla. "Abbiamo segnalato il rischio – osserva Elisabetta Sacchi, presidente della sezione pesarese dell’Ona, l’osservatorio nazionale amianto – tanto al Comune quanto all’Erap, ma ancora, la bonifica non è partita. E’ importante, invece, agire perché proprio alle spalle delll’anfiteatro verde, appena inaugurato dall’amministrazione comunale, ci sono le case popolari con i tetti dei casotti in amianto, perfino rotti nella parte rivolta verso il Parco.

Come associazione spingiamo perché il Comune bonifichi per poi rivalersi sul proprietario. L’Erap, per ora non interverrà: ha ammesso di non avere, nell’immediato, risorse spendibili per la bonifica". Con questo caso e anche quello “annoso“ di via Becci, Elisabetta Sacchi domani sera parteciperà all’incontro pubblico organizzato da Europa Verde su “Amianto, da minerale magnifico a minerale malefico“. "L’appuntamento – osserva tra gli organizzatori, Anna Rita Testa – sarà alle ore 21 nella sala della Fondazione XXV Aprile, in via Salvatori,17. Con il Coordinamento scientifico di Europa Verde avremo esperti autorevoli tra cui Fiorella Belpoggi, direttrice dell’istituto Ramazzini di Bologna e Sergio Ulgiati, coordinatore comitato etico scientifico di Europa Verde". La presidente dell’associzione Ona che ha aperto la sede pesarese nel 2020, affronterà un tema assolutamente attuale e prioritario per la città. "Ribadirò – dice – che sull’amianto manca una mappa del rischio: non è mai stata fatta una completa ricognizione riguardo i siti ammalorati. E questo nonostante la normativa nazionale lo preveda dal 2003. Il vero problema, ad oggi, è reperire i dati". L’associazione cosa può fare? "Siamo volontari e lo siamo diventati purtroppo perché abbiamo vissuto in prima persona il lutto di un parente o di un amico. In questi tre anni abbiamo dato il nostro contributo per migliorare la situazione in città: l’Ona è riuscita ad ottenere la bonifica di sei siti sui nove segnalati all’associazione". Cosa è rimasto indietro? "Oltre a via Nievo, cioé alla questione del Parco Trulla, c’è l’annosa questione di via Becci. Anche grazie alla raccolta di firme fatta dai residenti siamo riusciti a far bonificare almeno uno dei tre capannoni che necessitano di bonifica. Ma trattandosi di tre proprietari diversi, la questione è ancora in ballo".

Solidea Vitali Rosati