Pesaro, 20 settembre 2023 – Assolti ieri con formula piena i tecnici del Comune di Tavullia Ambra Sandroni e Lorenzo Ballotta. Erano accusati di aver violato un vincolo ambientale-paesaggistico che tutela le mura di cinta del paese.
Chiamate a testimoniare anche Stefania Palma, la mamma di Valentino Rossi, funzionaria dell’ufficio lavori pubblici del Comune e la sindaca Francesca Paolucci, le quali hanno ribadito che per il parco dedicato a Valentino Rossi non servisse alcuna autorizzazione ambientale.

Riepilogo della storia: nella primavera del 2021 nasce a Tavullia, in un giardino comunale, lo Yellow Park nel segno di Vale. Trionfo del 46 e dei colori di Rossifumi per la gioia dei bambini.
Ma appena realizzato, un residente presenta un esposto alla procura sostenendo che la pratica del parco a tema, a ridosso delle mura (ma pur sempre separato da una strada), fosse sprovvista del parere obbligatorio della Soprintendenza.
Da qui l’inchiesta e l’emissione di un decreto penale di condanna nei confronti dei due tecnici che avevano seguito il procedimento, i quali però si oppongono e chiedono di andare a processo per dimostrare la loro estraneità. Inizia il dibattimento, e la polizia municipale insiste sul fatto che l’area del parco dovesse ricadere sotto il vincolo.
Gli imputati, il capo dell’ufficio tecnico ingegner Ambra Sandroni e un suo collega, geometra Lorenzo Ballotta ( difesi dagli avvocati Gianluca Sanchini e Marco Pacchiarotti) hanno sostenuto al contrario che non ci fosse nessun obbligo.
L’idea era nata per festeggiare il 25° anniversario del Fan Club e per rendere felici grandi e piccini con la riproposizione di una pista col pollo Osvaldo protagonista e con le bandiere gialle di Valentino ovunque.
Le difese hanno sostenuto anche ieri al processo che il parco non fosse soggetto a vincolo dimostrandolo in aula col Prg alla mano. E lo hanno ribadito ieri le due testimoni d’eccezioni, compresa la mamma di Vale a cui è dedicato lo Yellow park.
ro.da.