Patrick Ceccomarini, il funerale a Calcinelli. "Eri una bella persona"

Chiesa piena per l'ultimo saluto. Gli amici hanno letto frasi in ricordo dei momenti insieme

Calcinelli, il funerale di Patrick Ceccomarini

Calcinelli, il funerale di Patrick Ceccomarini

Colli al Metauro (Pesaro e Urbino), 16 novembre 2018 - Palloncini colorati e coriandoli nel cielo per l’ultimo saluto a Patrick Ceccomarini, lo studente universitario di 23 anni morto martedì, dopo essersi lanciato dalla finestra di casa. Colma la chiesa Santa Croce di Calcinelli, che quasi non riusciva a contenere la folla. Giovani e anziani, conoscenti e amici, tutta la comunità ha partecipato commossa all’estremo saluto. Accanto alla mamma Roberta, al papà Stefano e ai nonni, si sono stretti parenti e amici. Presenti il sindaco Stefano Aguzzi, il comandante della locale stazione dei carabinieri, luogotenente Antonello Pannaccio, e tutte le autorità civili e militari.

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Tanti i coetanei di Patrick, che hanno voluto salutare il loro amico leggendo alcune frasi che ricordavano i felici momenti vissuti insieme: «Patrick, eri dolcezza, umiltà, amicizia bontà, generosità, e ci allietavi con le tue frasi sempre dolci e carine. Quando l’estate scorsa ci hai invitati a Calcinelli, noi non dimenticheremo la dedizione nel preparare il buffet e la tombola con i regali solo per noi. Ricorderemo per sempre la bella persona che eri». Gli amici di Cattolica hanno poi letto una poesia dedicata a Patrick, mettendo in evidenza la sua bravura di cuoco. Ha officiato il rito don Steven Carboni, sostituendo il parroco, don Giuseppe Monaco. «Dobbiamo smettere di cercare risposte – ha detto il sacerdote nell’omelia –, improvvisandoci grandi psicologi e sociologi, esprimendo giudizi, e forse si è detto già troppo su questa vicenda».

Poi, ripensando al recente pellegrinaggio diocesano, si è soffermato sul significato del cammino, inteso come percorso consapevole verso Gesù, che insegna che la tristezza non può prendere il sopravvento, come in questo difficile momento. «Non dobbiamo avere paura dalla morte e della sofferenza – ha aggiunto – perché il sepolcro vuoto ci insegna che la forza della resurrezione sconfigge la morte: Gesù ci ama e cammina con noi, soprattutto nei momenti difficili».

Davanti alla bara bianca ricoperta di fiori, molti non hanno trattenuto le lacrime, ancora increduli per una vita persa nel fiore degli anni. L’uscita del feretro è stata accolta da un caloroso e lungo applauso, mentre sono stati lanciati coriandoli e liberati nel cielo tanti palloncini bianchi e blu.