Pd a congresso a dicembre con le primarie aperte

Per l’elezione della nuova segretaria regionale: approvato anche lo statuto. Prorogata la Commissione di Garanzia, non passa la proposta di Gostoli

Migration

di Luigi Luminati

Il Pd ha deciso di cercare il rilancio anche dopo i tutt’altro che eccezionali risultati delle ultime amministrative. Lo ha fatto decidendo di andare a congresso per il nuovo segretario regionale entro dicembre con il sistema di primarie aperte. L’iter sarà discusso dalla classe dirigente marchigiana del partito dopo le sconfitte alle regionali. La prossima convocazione è per il 13 ottobre. Per il congresso è prevista la creazione di un comitato congressuale che dovrà controllare la regolarità delle assise e soprattutto provvedere all’organizzazione di un passaggio atteso da un anno. L’assemblea regionale si è espressa all’unanimità via piattaforma Zoom. Sia sul congresso che sulle modalità di svolgimento. Oltre che sul nuovo statuto regionale del partito che pare ricalcare lo statuto nazionale.

Se invece la convocazione dell’assemblea regionale del Pd aveva come scopo sostituire la Commissione di garanzia del partito, mettendo Francesco Comi, ex segretario regionale, al posto di Giorgio Baldantoni alla presidenza, l’operazione non è riuscita. Non tanto per i nomi coinvolti ma per le modalità scelte da Giovanni Gostoli, segretario dimissionario ancora al suo posto. In diversi nell’assemblea regionale dell’altra sera sulla piattaforma Zoom sono intervenuti per chiedere ed ottenere un rinvio della decisione ed una proroga dell’attuale composizione della commissione, peraltro da tempo scaduta. "Se decidiamo di fare il congresso – è stato il ragionamento prevalente – subito dopo facciamo la nuova Commissione di garanzia". Di qui la proroga votata da un’assemblea però priva dei numeri previsti dal quorum statutario. Ma sufficiente per ottenere un voto sul nuovo statuto, compresa la nuova commissione o composta dai sindaci del territorio.

Tra i possibili candidati alla segreteria regionale sono noti il sindaco di Force, Augusto Curti, sostenuto dal presidente nazionale dei sindaci Pd Matteo Ricci. O anche la parlamentare Alessia Morani, ultima sottosegretaria di governo del Pd marchigiano, che ha ribadito "la necessità di un cambiamento e di un’uscita insieme dal pantano". Oltre a loro si ipotizza anche una possibile scesa in campo dell’attuale consigliere regionale Manuela Bora, che sta lavorando per ricostruire la maggioranza interna a livello di provinciale di Ancona. Ma con la scelta del congresso attraverso le primarie si comincerà a verificare se esistono le condizioni per una molto complessa soluzione unitaria. Al di à delle primarie aperte, l’iter delle assise partirà dai congressi di circolo. L’assemblea regionale si è svolta in un clima disteso.