Pd e Viva Urbino:. San Lorenzo in Solfinelli e la strada da chiarire

L’opposizione torna sul caso dell’accesso al B&B Ca’ Giovanni.

Pd e Viva Urbino:. San Lorenzo in Solfinelli e la strada da chiarire
Pd e Viva Urbino:. San Lorenzo in Solfinelli e la strada da chiarire

Un bed & breakfast che non riesce a lavorare, una strada in condizioni pessime, un atto di giunta poco chiaro. Tre motivazioni che hanno spinto il gruppo consiliare Pd-Viva Urbino a presentare al prossimo consiglio comunale un’interrogazione al sindaco per avere chiarimenti sulla situazione di via San Lorenzo in Solfinelli. "La strada bianca – spiega Lorenzo Santi – si trova nella zona di Pieve di Cagna. Nel 2015 su richiesta del signor Loris Galeazzi, uno dei proprietari che hanno accesso alla strada ma che vive in Belgio, un tratto della strada molto vicino alla sua abitazione, con atto di giunta, viene privatizzato in cambio di un tratto parallelo realizzato da lui ma con caratteristiche ben peggiori". L’interrogazione evidenzia che il nuovo tratto è di larghezza inferiore ai quattro metri, privo di scoline per la regimazione delle acque e con una pendenza superiore all’8%, tutti dati già negativi, ai quali si aggiunge il fatto che ad ogni pioggia la strada si riempie di buche, erosioni e fenditure che rendono molto difficile il transito a tutti coloro che devono giungere al termine della strada, dove è in esercizio il B&b Ca’ Giovanni. Struttura che, a causa della strada, più di una volta ha perso clienti e ottenuto recensioni negative. I consiglieri si domandano tra l’altro se sussista un conflitto d’interessi, in quanto il tecnico incaricato da Galeazzi è il consigliere Nicola Rossi, che all’epoca era, oltre che presidente del Legato Albani, membro della commissione Lavori Pubblici e Urbanistica e poi presidente di quella Attività Produttive. "Il sindaco deve chiarire – concludono i firmatari – perché si è proceduto con la permuta favorendo un singolo privato, tra l’altro residente in Belgio, a discapito di una attività turistica; perché all’avvio dell’iter non si siano chieste le liberatorie degli altri fruitori della strada; perché il Comune abbia accettato una permuta con un tratto di strada sterrata nettamente peggiore assumendosi fino ad ora gli oneri di manutenzioni straordinarie".