Pd, Viva Urbino Legambiente e Verdi dicono “no“

Si vede che siamo in clima elettorale, mai si è tanto disputato per costruire una palestra per gli studenti e i cittadini. Il Pd, all’indomani della sua contrarietà in consiglio: "La delibera approva la variazione al piano regolatore, modificando l’area da verde pubblico non edificabile a edificabile, prevedendo l’inserimento in tale area, di un fabbricato di massimo 650 metri quadri e di altezza massima 10 metri, portandosi con sé anche l’obbligo di realizzare 400 metri quadri di parcheggi soverchiando così ciò che doveva essere fin dal principio, ovvero zona a verde pubblico. La palestra nasce da una esigenza oggettiva. Il sindaco ha totalmente disatteso ciò che molti cittadini della Piantata a più riprese gli chiedevano, come un risanamento dell’area su cui insistono i campi da gioco. Come Pd e Viva Urbino ci siamo sempre spesi affinchè la palestra fosse edificata in prossimità della scuola", tra l’arco di villa Maria e le case di Fontanoni.

Legambiente Urbino insiste sul fatto che "una palestra, che deve essere principalmente usufruita da alunni, deve essere prospiciente all’istituto per non creare problematiche agli studenti (esempio: attraversamento della strada). A detta di tutti è il luogo ideale , ci domandiamo perché non è la strada percorribile risolvendo ogni problema. A nostro parere la struttura non rappresenta un valore aggiunto per gli immobili, anzi assolutamente il contrario. Questa palestra è assolutamente impattante dal punto di vista paesaggistico e inaccettabile da quello etico e morale, in una città come Urbino patrimonio Unesco". Inoltre Legambiente fa notare che non si fa riferimento alla gestione a scuole chiuse né al sistema di riscaldamento.

I Verdi Urbino "lanciano l’allarme e si mobilitano con una petizione rivolta al presidente della Provincia e al sindaco Gambini per dire “no“ alla Palestra nell’area verde della Piantata" come dicono Gianluca Carrabs e Giulio Lonzi. La petizione si firma su https:chng.itcGYwtrBY4b e ieri pomeriggio era già arrivata a una trentina di firme.