La struttura dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale di Urbino si dota di sei nuovi endoscopi di ultima generazione, integrando il parco strumenti delle sedi di Urbino e Fossombrone. "Un investimento fondamentale per identificare precocemente le lesioni curabili che interessano il tratto digestivo – spiega il direttore generale Ast Pu, Nadia Storti –. Strumenti tecnologicamente avanzati, da impiegare in particolare nella gestione delle urgenze emorragiche, per le indagini operative e per la rilevazione delle lesioni pretumorali nella prevenzione e nella diagnosi precoce del tumore del colon". L’investimento è di 150mila euro e ha portato anche all’acquisto di una nuova colonna endoscopica, la base a cui collegare gastroscopi e colonscopi, in grado di supportare funzioni molto sofisticate. "Fino a 15 anni fa non conoscevamo alcuni tipi di lesioni ad alto rischio di degenerazione maligna, perché non eravamo in grado di vederle – aggiunge Maxemiliano Giardini, direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Urbino –. Oggi, oltre a riconoscerle, siamo in grado di asportarle durante la stessa seduta e dimettere il paziente dopo qualche ora. Tutto l’impegno è orientato a continuare il miglioramento del nostro reparto e, a tal proposito, la Gastroenterologia di Urbino è in via di accreditamento presso la Società italiana di endoscopia digestiva".
n. p.