Pergola, entro febbraio riapre la sala operatoria

Reparto chiuso dal 2019, quando iniziarono i lavori all’ospedale. Tornano disponibili anche gli spazi dell’endoscopia. Richiamato il personale

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Va verso la riapertura, dopo quasi due anni, la sala operatoria dell’ospedale ‘Santi Carlo e Donnino’ di Pergola, e con essa il relativo reparto, anche se nella primissima fase con un numero di posti letto limitato ad alcune unità. Secondo la tabella di marcia aggiornata recentemente dall’Asur, la fine dei lavori sarebbe stata prevista entro il 15 febbraio, ma una serie di contrattempi legati ad alcune forniture stanno determinato l’esigenza di almeno un paio di settimane in più. L’obiettivo, dunque, sarebbe quello di effettuare l’inaugurazione entro gli ultimi giorni del mese prossimo.

Oltre alla sala operatoria, saranno presto ultimati e nuovamente utilizzabili pure gli spazi dell’endoscopia, anch’essi chiusi dalla primavera del 2019, quando presero il via i lavori di adeguamento antisismico, di manutenzione interna e di riqualificazione energetica del nosocomio. Lavori organizzati in maniera tale da consentire la prosecuzione generale dei servizi ospedalieri, eccezion fatta per la chirurgia, che venne trasferita ad Urbino.

A confermare che la riapertura del reparto in questione del nosocomio della Città dei Bronzi é ormai una cosa imminente, c’è anche una lettera inviata nelle ultime settimane dal Servizio Professioni Sanitarie dell’Area Vasta 1 al personale della sala operatoria in oggetto e dell’Unità Operativa di chirurgia, con la quale è stato comunicato che stanno procedendo al termine i lavori di ristrutturazioneconsolidamento strutturale della sede di Pergola che permetteranno la riapertura del blocco operatorio e dell’U.O. di chirurgia del presidio. La stessa nota richiede al personale a suo tempo assegnato temporaneamente ad altra unità operativa di esprimere in forma scritta, inviata al Servizio delle Professioni Sanitarie, la propria volontà di permanere nell’attuale servizio o di essere reintegrato nelle attività di sala operatoria o dell’unità operativa di chirurgia.

Va ricordato che il progetto dei lavori al ‘Santi Carlo e Donnino’ ammonta complessivamente a 4milioni e 300mila euro. Due milioni e 300mila euro, a carico della Regione, per adeguare l’immobile da un punto di vista antisismico, e 2milioni provenienti dall’Unione Europea per la realizzazione di un cappotto termico all’edificio, per la sua completa tinteggiatura e per l’installazione di nuovi infissi.

Sandro Franceschetti