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"Perito agrario e assessore, il ruolo di Rossi è illegittimo"

A Urbino dopo il caso ‘Parentopoli’ salito alla ribalta nazionale nei giorni scorsi, un nuovo caso potrebbe creare problemi alla...

L’assessore alla Polizia locale (ed altro) di Urbino, Nicola Rossi

L’assessore alla Polizia locale (ed altro) di Urbino, Nicola Rossi

A Urbino dopo il caso ‘Parentopoli’ salito alla ribalta nazionale nei giorni scorsi, un nuovo caso potrebbe creare problemi alla giunta Gambini. In ballo una questione di ruoli incompatibili. Più precisamente, si chiedono le dimissioni dell’assessore alla Polizia locale Nicola Rossi.

A sollevare il caso i consiglieri comunali di opposizione, guidati da Federico Scaramucci, che hanno protocollato una nuova interrogazione che chiede lumi proprio sulla compatibilità del ruolo dell’assessore Rossi con la sua attività di perito agrario che sta continuando a svolgere. L’opposizione, in proposito, torna indietro, all’assise dell’11 novembre scorso, quando venne approvata dalla maggioranza la variante urbanistica per la demolizione e la ricostruzione in ampliamento di un fabbricato agricolo in località Fornaci. La documentazione, quindi la "relazione tecnica – sostengono Scaramucci e altri esponenti dell’opposizione – era firmata da Nicola Rossi, assessore alla Polizia locale e società partecipate. Nel corso del dibattito fu stigmatizzato l’inopportunità per il ruolo ricoperto. In tale occasione, proprio il consigliere Massimo Guidi, dichiarò di cercare di eliminare le questioni di inopportunità", scrivono adesso dalla minoranza.

Che aggiunge: "Oggi a distanza di poco tempo da quella circostanza di valutazione troviamo di nuovo due pratiche autorizzatorie da parte del Comune per la medesima persona, presentate dal perito agrario, e assessore, Nicola Rossi (pratica edilizia n°54/2025 del 26/02/2025 protocollo 6070 - Nuova costruzione – Ampliamento della stalla esistente e pratica edilizia n°120/2025 del 15/04/2025 protocollo 11811- Cambio di utilizzo di fabbricati agricoli autorizzati). Lo stesso tecnico compare nella questione della strada di San Lorenzo in Solfinelli, oggetto di permuta stradale tra Comune e parte privata senza l’accordo dei frontalisti, approvata con delibera del Consiglio comunale di Urbino n. 83 del 2017, un altro esempio di abuso di potere che da 10 anni rende la vita impossibile ai gestori di un B&B che si trova in fondo a questa strada", già oggetto di numerose interrogazioni da parte della minoranza e “interventi riparatori da parte dell’ufficio tecnico comunale”.

Insomma, secondo il ragionamento dell’opposizione, Rossi sarebbe allo stesso tempo controllato e controllore. L’opposizione interroga, quindi, il sindaco Maurizio Gambini su "come intende procedere il Sindaco rispetto alla situazione sopra riportata, visto che sussiste una palese illegittimità giuridica nell’esercizio della professione da parte del perito agrario Rossi all’interno del Comune di Urbino, dato che lo stesso ricopre anche il ruolo di Assessore alla Polizia Municipale dello stesso comune, e se non ritenga pertanto urgente, in considerazione di quanto esposto, prendere in considerazione la revoca dell’incarico di assessore a Nicola Rossi".