
Nei guai un 65enne pesarese, che ha continuato a inseguire l’amica nonostante il divieto di avvicinamento. Trovata la fionda usata per lanciare biglie contro la finestra di lei. E poi l’inquietante ordigno rudimentale.
Stava preparando un attacco dinamitardo contro la ex dopo averle rotto la finestra di casa con una biglia di vetro lanciata con la fionda. Lui, 65 anni, aveva confezionato un ordigno esplosivo fatto in casa utilizzando la polvere di più petardi e lo aveva rivestito con sfere di piombo appuntite. La ‘bomba’ fai da te e anche la fionda e le biglie di vetro gliel’hanno trovata in casa gli uomini della squadra mobile della polizia durante la perquisizione eseguita sabato scorso su decreto del gip. A finire in manette è stato un pesarese, indagato per stalking nei confronti di una 46enne, anche lei di Pesaro, che aveva conosciuto nell’agosto 2024. Tra i due era nata una tenera amicizia che però era ben presto degenerata, da parte di lui, in comportamenti ossessivi e morbosi. Ne voleva controllare ogni spostamento presentandosi a casa sua anche senza invito. Le sue continue intromissioni l’hanno gettata in uno stato di ansia e di allarme al punto che la donna si era rivolta alla polizia chiedendo l’ammonimento del questore. Il provvedimento è stato emesso lo scorso 20 novembre ma l’uomo ha ignorato il cartellino giallo della questura continuando a perseguitare la 46enne con messaggi, telefonate e insistenze al punto che, a gennaio, la donna ha deciso di denunciarlo.
Ma anche questo non è servito a mettere un freno al 65enne che ha continuato a tartassare la donna al punto che il gip ha applicato, su richiesta della procura, la misura cautelare di presentazione in questura e l’obbligo di rimanere in casa durante le ore notturne. Niente da fare anche così. A fine aprile aveva addirittura preso di mira le finestre di casa della donna lanciandogli delle biglie di vetro con la fionda e rompendole un vetro. Dopo questo ultimo episodio è stata fatta un’ennesima denuncia che ha poi portato al decreto di perquisizione finalizzato a trovare "la pistola fumante", cioè gli oggetti utilizzati nel lancio contro la finestra della donna. La sorpresa è stata che, oltre alle biglie e alla fionda, è stato trovato anche l’ordigno esplosivo artigianale che è stato valutato dal personale degli artificieri di Ancona. Gli uomini della mobile, coordinati dal dirigente Paolo Badioli, a casa sua hanno trovato anche 5 grammi di cocaina e una pistola ad aria compressa con moltissimi pallini di piombo appuntiti. Lunedì scorso il gip ha convalidato l’arresto e il giudice ha anche disposto l’aggravamento della misura cautelare, disponendo la custodia cautelare in carcere.