Perturbazioni e giornate soleggiate per sperare di vincere la siccità

Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo ed il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell’ombra.

Charles DickensAnche marzo si aggiunge ai mesi anomali di quest’ultimo strano periodo. Ci si aspettava la riapertura primaverile del corridoio Atlantico, foriero di perturbazioni ricche di benefiche piogge e un graduale incremento termico, niente di tutto questo. Il mese è risultato freddo nelle prime due decadi e sostanzialmente in media nella terza, nel complesso marzo è stato più freddo di febbraio. Poche e ancora mal distribuite le precipitazioni, due giorni con pioggia e neve il 4 e il 7 seguiti da 22 giorni secchi dominati dall’alta pressione con valori di umidità relativa molto bassi.

Invece dell’Atlantico ci è venuto in soccorso, è proprio il caso di dirlo, negli ultimi due giorni del mese una perturbazione artico-continentale che dopo un lungo percorso di aggiramento della catena alpina, proseguendo dalla valle del Rodano, è riuscita a raggiungere il bacino del Mediterraneo generando un minimo sull’alto Tirreno. Piogge in buona parte dello stivale ma anche neve viste le fredde correnti che la sospingevano. Come sempre il prevalere dell’alta pressione e i cieli sereni hanno generato forti inversioni termiche nelle valli tanto da far pensare, come racconta Dickens, di trovarsi in inverno stando all’ombra e in estate esposti al sole di mezzogiorno.

A Fermignano l’escursione termica media giornaliera è stata di circa 14°C, massima il giorno 24 con la colonnina di mercurio che è passata in meno di 10 ore da una minima di -2,5°C a una massima di 21,1°C. Qui sono stati ben 21 i giorni con minime negative la cui madia mensile è stata di -1,2°C, la minima assoluta -6,1°C il giorno 9. Il passaggio di consegne con aprile è stato ancora all’insegna dell’inverno, si è rivista la neve sui monti e una inattesa coreografica nevicata anche in città.

L’auspicio resta lo stesso del mese scorso, è il momento delle perturbazioni atlantiche alternate a giornate tiepide e soleggiate, benzina necessaria per far ripartire l’agricoltura e ricaricare ruscelli, fiumi e falde acquifere già in sofferenza.