Pesaro, stazione di posta Ecco la casa per i clochard

Dal Pnrr 900mila euro per dare un tetto e un pasto caldo a chi vive in strada. Funzionerà dalle 20 alle 8. Individuato lo stabile: è quello in fondo alla ferrovia

Pesaro avrà una stazione di posta, cioè darà un tetto ai senza fissa dimora. I soldi, 900mila euro per ristrutturare uno stabile, in fondo alla stazione ferroviaria, idoneo ad accogliere con un pasto caldo serale, un alloggio per la notte e un sorriso quanti vivono la strada, provengono dal Pnrr. Anzi per dirla tutta, è il Piano nazionale di ripresa e resilienza ad aver indicato, al welfare pesarese come chiamare la casa dei senza fissa dimora.

"Sì - spiega l’assessore Luca Pandolfi, presidente dell’Ambito territoriale sociale 1 - A scegliere il nome, stazione di posta, è il Pnrr che nel dettaglio individua nella stazione ferroviaria i flussi dei senza fissa dimora. Passano da una stazione all’altra, soprattutto in estate. I servizi che proporremo sono presenti, ma con questa nuova progettualità li potenzieremo. In questo modo saranno concentrati in una unica struttura, erogati con continuità e allargati all’intera provincia". Vero. "Stazione di posta è un nuovo servizio, inedito, che mette a disposizione di tutta la provincia un servizio del genere. Il tema dei senza fissa dimora è sentito lungo l’asse ferroviario, quindi i punti cardine saranno le città di Pesaro e Fano, ma mettiamo in rete anche le problematiche dell’interno. Stazione di posta, infatti, mette in rete tutti e sei gli ambiti territoriali sociali del nostro territorio". E non solo. In totale all’Ats 1 sono stati assegnati 3.056.500 euro (di cui 1.810.000 euro di investimenti e 1.246.500 euro di gestione servizi) per 5 progetti (2 a carattere provinciale, 2 inter-ambito e 1 gestito dall’Ats 1) che prevedono: il rafforzamento di servizi che consolidano le capacità genitoriali per evitare il rischio dell’allontanamento del minore dalla famiglia; il potenziamento di quelli che possano garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione; l’ampliamento del numero di appartamenti che ospitano persone con disabilità e nuovi servizi per favorirne l’autonomia; l’aumento di alloggi temporanei e percorsi di autonomia delle persone più fragili. "L’Ambito territoriale sociale 1 - spiega Pandolfi - si aggiudica oltre 3 milioni di contributi Pnrr "Inclusione e coesione" per tutti i 5 progetti presentati ideati per "favorire attività di inclusione sociale per soggetti fragili e vulnerabili, come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora".

"E’ un risultato storico frutto di questa unione che fa la forza adottato come motto dall’Ats1 - commenta Roberto Drago, responsabile Ats1 - e dagli altri ambiti coinvolti, che permetterà a Pesaro Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Montelabbate, Tavullia, Vallefoglia e agli altri comuni della provincia, di beneficiare delle azioni previste dai progetti". Fino ad oggi Pesaro solidale, è riuscita con progettazioni annuali da finanziare di volta in volta, a mettere in campo delle strategie di tutela dei senza fissa dimora.

"Stazione di posta, progetto innovativo, darà accoglienza dalle 20 alle 8 del mattino dopo tutto l’anno. Sarà una risposta continuativa. Sarà un luogo importante perché sarà il primo stadio per poter allacciare una relazione" continua Drago. Cosa c’è di stabilito? "Intanto abbiamo individuato lo stabile, destinatario dei 900mila euro di lavori, - conclude Pandolfi -. E’ quello che si trova in fondo alla stazione ferroviaria".

Solidea Vitali Rosati