ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Diciassettenne pestato al Lido di Fano, due giovani agli arresti domiciliari

L’aggressione si è consumata la notte tra il 15 e il 16 febbraio scorso: il ragazzino ha ricevuto un pugno al naso, semplicemente per non aver accettato di consegnare loro una sigaretta, solo perché non ce l’aveva

Ragazzo pestato al Lido di Fano

Ragazzo pestato al Lido di Fano

Fano, 21 marzo 2025 – Eseguita questa mattina un’ordinanza del gip nei confronti di due giovani fanesi appena maggiorenni, che ora si trovano agli arresti domiciliari, accusati di aver aggredito, la notte tra il 15 e il 16 febbraio, un diciassettenne al lido di Fano. Identificati, per lo stesso episodio, anche due minorenni per i quali procede il tribunale minorile di Ancona.

L’accaduto è stato ricostruito questa mattina in Questura a Pesaro durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Procuratore Marco Mescolini, il questore Francesca Montereali, il capo di gabinetto Simone Pineschi, il dirigente della squadra mobile Paolo Badioli e l’ispettore capo del commissariato di Fano Roberto Rossi.

I fatti risalgono alla metà del mese scorso, quando un ragazzino fanese è stato minacciato e aggredito da parte di un gruppo di coetanei, mentre si trovava al lido per trascorrere il sabato sera con gli amici. Le indagini condotte dalla squadra mobile e dagli agenti del commissariato di Fano hanno permesso di identificare i protagonisti che, durante la stessa sera, hanno compiuto altri due atti simili non solo al lido ma anche alla stazione. 

La più violenta è stata l’aggressione ad un diciassettenne, con un pugno al naso, semplicemente per non aver accettato di consegnare loro una sigaretta, solo perché non ce l’aveva. A seguito del pugno il ragazzo ha riportato una lesione all’occhio molto seria. Altri ragazzi sono stati costretti, sotto minaccia, a consegnare denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti nonostante il loro rifiuto.

Quella condotta dalla polizia giudiziaria è stata una capillare di indagine, coordinata dalla Procura di Pesaro, che ha consentito di acquisire in breve tempo gravi elementi indiziari nei confronti di due giovani appena maggiorenni residenti nel fanese. 

A delineare la pericolosità dei giovanissimi coinvolti, già conosciuti alle forze dell’ordine, ha contribuito anche un video diffuso e pubblicato su Instagram, acquisito e analizzato dagli inquirenti, relativo ad una "diretta” in cui due distinti gruppi di ragazzi si fronteggiavano a distanza rivolgendosi reciproche minacce e brandendo un coltello ben visibile.

“Comportamenti che denotano una prevaricazione assolutamente violenta – ha commentato il Procuratore Mescolinio -, costante e che porta ad uno stato di sottomissione e a una difficoltà nel denunciare da parte delle vittime stesse. Auspichiamo che il fatto delineato oggi possa costituire una rassicurazione a proposito dell'efficacia di rivolgersi alla forza dell'ordine”.