Violenza domestica a Pesaro: moglie picchiata, minacciata e derisa

Picchiata, presa per il collo, costretta a rapporti sessuali non voluti, minacciata e insultata. Parole come "senza di me fai la fame, magari ti violentassero i marocchini, sarei proprio felice". Il tutto sotto gli occhi dei loro figli minorenni. Uno di questi vittima, anche lui delle botte del padre nel tentativo di difendere la mamma col proprio corpo. Un racconto da pugno nello stomaco quello fatto da una 40enne pesarese. La sua denuncia ha fatto finire a processo per maltrattamenti il coniuge, un 42enne originario della Campania, ma da tempo residente a Vallefoglia. All’udienza preliminare dell’altro giorno, l’imputato ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato ("condizionato"). La donna si è costituita parte civile (assistita dall’avvocato Elena Fabbri). Per ora, quello che emerge dalle carte è un rapporto segnato da violenze, verbali e fisiche, iniziate subito dopo il matrimonio. Tra marzo e aprile 2020, durante l’ennesima lite il 42enne l’avrebbe afferrata per il collo gridandole insulti. La vittima ha raccontato che il marito sarebbe arrivato a prenderla con un braccio all’altezza del collo, poi pugni. Uno dei figli si è lanciato tra i genitori, picchiato anche lui. Alla prossima udienza, sarà lui a dare la propria versione dei fatti. e. ros.