Pesaro, fa il pieno alla Lamborghini: gli rubano cinquemila euro

Sparito il portafoglio che aveva appoggiato sulla colonnina del distributore. I soldi servivano per una Fiera a Milano. Sotto accusa madre e figlia marocchine

La vittima sta facendo il pieno alla Lamborghini (foto d'archivio)

La vittima sta facendo il pieno alla Lamborghini (foto d'archivio)

Pesaro, 4 febbraio 2023 – Augusto Bezziccheri stava facendo il pieno alla sua fiammante Lamborghini Urus e aveva appoggiato il suo portafoglio sulla colonnina del distributore. Ma quando si è girato per riprenderlo, non c’era più. C’erano però le immagini del sistema di videosorveglianza della stazione di rifornimento. E quelle avevano immortalato le due donne che ieri erano a processo davanti al giudice monocratico di Pesaro con l’accusa di furto in concorso aggravato dalla destrezza e da cosa esposta alla pubblica fede.

Le imputate sono madre e figlia, di 56 e 28 anni, originarie del Marocco, ma residenti da anni a Borgo Santa Maria. Le due hanno detto di aver trovato il portafoglio e di averlo infilato in una cassetta delle lettere. Hanno pensato che così il postino lo avrebbe ritrovato e, grazie ai documenti all’interno, avrebbe potuto riconsegnarlo al legittimo proprietario. Madre e figlia hanno aggiunto che all’interno non c’erano soldi. E in effetti, quando sono scattate le indagini subito dopo la denuncia della vittima, un noto imprenditore di Vallefoglia, il portafoglio era dentro la cassetta della posta indicata dalle imputate. Con documenti e carte al loro posto, ma senza un euro. L’imprenditore insiste però con forza nel ribadire che dentro ci fossero ben 5mila euro. Anzi, forse anche di più. C’è chi lo avrebbe sentito gridare che gli avevano rubato addirittura 7mila euro.

Di sicuro c’è che quel tesoretto aveva programmato di spenderlo a una Fiera a Milano a cui sarebbe andato il giorno dopo al volante del suo bolide. Ieri il difensore delle due donne, l’avvocato Michele Mariella, ha chiesto il rito abbreviato per le sue assistite. Rito che permetterà, in caso di condanna, di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. L’imprenditore invece non si è costituito parte civile.