ANDREA ANGELINI
Cronaca

Pierini replica a Ricci:: "Gli ospedali l’hanno chiusi proprio loro"

"E’ stato il centrosinistra a introdurre l’attuale privato".

"E’ stato il centrosinistra a introdurre l’attuale privato".

"E’ stato il centrosinistra a introdurre l’attuale privato".

La visita di Matteo Ricci, e soprattutto le sue dichiarazioni, hanno avuto un eco lungo. Pronta è la replica di Nicolò Pierini (foto), candidato alle regionali per la Lega, e sindaco di Piandimeleto: "Mentre Matteo Ricci e Alessia Morani percorrono in lungo e in largo il Montefeltro in piena campagna elettorale, si presentano davanti all’ex ospedale di Sassocorvaro con parole cariche di accuse e promesse che sanno di déjà-vu. Parlano di sanità pubblica, di strutture da riaprire, di fondi da recuperare. Eppure, sembrano dimenticare un dettaglio fondamentale: gli ospedali li hanno chiusi loro, proprio Ricci, Morani e il Partito Democratico. Chi ha smantellato la sanità pubblica nei territori interni? Chi ha imposto il famigerato progetto dell’ospedale unico, che prevedeva la chiusura delle strutture locali a vantaggio di un’unica maxi-struttura lontana dai cittadini? È stata quella stessa classe politica che oggi – con incredibile faccia tosta – si presenta davanti a quelle stesse strutture che ha contribuito a chiudere, fingendo indignazione. Ricci parla di pubblico e poi di privato. Ma è stato proprio il centrosinistra a introdurre l’attuale privato dentro l’ospedale di Sassocorvaro, un’operazione che ha peggiorato i servizi essenziali dai cittadini e messo in ginocchio la rete sanitaria territoriale. E diciamolo chiaramente: se fosse stato per loro, oggi in quella struttura non si parlerebbe né di PAT, né di Punto Salute, né tantomeno di riportare la sanità sul territorio. Quelle porte sarebbero rimaste chiuse per sempre. Oggi, invece, insieme alla Regione stiamo lavorando per ricostruire, per riportare i servizi di prossimità, per riaprire un dialogo con i cittadini e ascoltare le reali esigenze di un entroterra troppo spesso dimenticato".

Andrea Angelini