Pioggia vicina alla media stagionale Il 2022 verso il caldo record

Un autunno distratto al di là dei vetri Quasi speravo che non arrivassi più Quasi credevo che non mi mancassi eppure stavo aspettando.

Carmen Consoli,

“Autunno dolciastro“

Tiepido e piovoso, quasi dimenticato, alla fine è arrivato anche l’autunno, unico dei tre mesi canonici a fare il suo dovere. Novembre, iniziato sotto il tepore tardo primaverile di ottobre ci ha fatto riassaporare il profumo della pioggia smarrita da settembre. 13 giorni piovosi portati finalmente dalle umide correnti atlantiche, oltre 120 ore di lavoro per addolcire le dure zolle ormai disidratate.

Niente di eccezionale, novembre ha fatto la sua parte, con 110,5 mm di pioggia ha riportato il totale autunnale in prossimità della media stagionale, al pareggio sono mancati appena 21 mm. Solo 5 le giornate serene. Sul fronte termico novembre si è mostrato autunnale gradualmente e solo negli ultimi giorni si è scesi al di sotto delle medie trentennali di riferimento. Con il contributo di questo mese possiamo tirare le somme dell’autunno ponendolo tra i più caldi di sempre, negli ultimi 80 anni solo nel 1942 è risultato più caldo. Degli 11 mesi dell’anno solo marzo ed aprile sono risultati sotto la media portando il 2022, salvo sorprese dicembrine, al primo posto tra gli anni più caldi di Urbino dal 1850 spodestando, ad oggi di ben 0,42°C, il record detenuto dall’anno 2000, fra un mese tireremo le somme.

Novembre ha riportato l’umidità, dal giorno 8 in poi il valore medio giornaliero non è mai sceso sotto il 90%, tanta rugiada e tante nebbie o dense foschie mattutine nelle valli, con le prime minime negative di stagione il giorno 28. Per la cronaca il 23 si è registrata la prima nevicata sull’Appennino con accumulo oltre i 1000 m. Dal 1° dicembre è iniziato l’inverno meteorologico, la calotta artica così come la Groenlandia mostrano già un’estesa copertura nevosa, i modelli previsionali iniziano a proporre i primi affondi freddi sull’Europa continentale entro metà mese con l’anticiclone russo-siberiano, figura barica tra le più importanti per l’inverno sia asiatico che europeo, già in fase avanzata di formazione.