Pirati informatici: la nuova guerra

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"Era tempo che non si vedeva una così larga partecipazione di imprenditori – dice Vittorio Livi vicepresidente di Confindustria –, tanto che sono rimasti tutti incollati alle poltrone fino al termine della serata". Perché ieri a palazzo Ciacchi si è parlato di un tema di grande attualità come quello della sicurezza informatica nelle aziende. Un argomento diventato di dominio pubblico dopo il caso della "S2" di Fermignano che si è ritrovata nelle scorse settimane con gravissimi problemi tanto che non riusciva ad aprire nemmeno i cancelli della fabbrica. Un ‘ricatto’ da centinaia di migliaia di euro sfumato per una caso fortuito. Dopo i saluti di apertura di Vittorio Livi, si sono alternati Giovanni Marrè, presidente gruppo informatica di Confindustria; Daniele Prioli, ad di Geocom Italia Srl. Quindi l’introduzione di Mario Manzo, vicepresidente fondazione Torino Wirelesss, poi il comandante Giuseppe De Donno ha parlato di ‘L’intelligence aziendale e la sicurezza dei dati, strategia di azienda 5.0’. E’ stata poi la volta di Paolo Ghezzi, direttore generale di Infocamere, che ha relazionato su "Il ruolo della cyber nel processo di trasformazione digitale delle imprese e della pubblica amministrazione". Massimo Messina, esperto di cyber security e Domenico Aiello hanno chiuso la serata che è stata organizzata dal direttore generale Andrea Baroni.

Nel corso dei lavori sono stati forniti anche i dati degli attacchi degli hacker alle imprese, attacchi che sono più numerosi di quello si possa pensare "anche perché molti preferiscono non denunciare", è stato detto. Comunque rispetto al 2016, c’è stato una crescita del 1392 per cento nel 2020 e del 710% nel primo semestre dello scorso anno. Inoltre, il 64% delle aziende italiane ha dichiarato di aver subito almeno un attacco informatico nel 2021, mentre i tentativi di phishing dall’inizio della pandemia sono aumentati del 1000 per cento. Ecco perché c’erano più di 1000 imprendiotori a palazzo Ciacchi.