"Più alloggi con il Patto" Il piano del Comune contro l’emergenza abitativa

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Emergenza abitativa: il Comune stringe un patto e chiama a raccolta Terzo settore, enti religiosi e fondazioni a sostegno delle famiglie in difficoltà. Un intervento che "amplierà il numero degli alloggi grazie alla collaborazione del tessuto sociale del territorio" assicurano gli assessori alla Solidarietà, Luca Pandolfi, e Heidi Morotti, con delega alle Politiche per la casa. Il disagio abitativo, è "un’emergenza che sta colpendo i cittadini e che si sta acuendo per il perdurare della crisi economica, aggravata dalla pandemia, a cui si è aggiunta la recente crisi geopolitica internazionale" precisano.

Il progetto prevede una prima mappatura delle abitazioni disponibili nel territorio e gestite da enti del Terzo settore, religiosi, fondazioni ed altre persone giuridiche private con finalità solidaristiche, che potranno partecipare dichiarando la propria disponibilità a stringere il "Patto" e che quindi possano ospitare, in via temporanea "i cittadini che si trovano in una condizione di disagio abitativo. Abbiamo previsto una finestra limitata di tempo all’accoglienza in tali strutture perché l’obiettivo che ci poniamo è dar sostegno a chi si trova in emergenza ma anche, e soprattutto, aiutare le famiglie a uscirne".

Una volta redatta la mappa, i Servizi sociali assegneranno gli alloggi ai nuclei "in situazione di particolare fragilità socioeconomica". Parallelamente, il progetto prevede un affiancamento del servizio sociale al nucleo beneficiario dell’intervento.

Il Comune si impegnerà a svolgere "verifiche sulla conduzione degli alloggistrutture ricettive" e, tra il resto, anche al rimborso dei "canoni di ospitalità nella misura concordata con l’utente nel Patto sull’abitare sulla base della capacità economica del nucleo ospitato".

I soggetti interessati alla manifestazione d’interesse dovranno compilare l’allegato previsto dal bando e presentarlo all’Amministrazione comunale.