La maggioranza in Consiglio degli studenti dell’Università di Urbino vota per rinviare a seduta da definire una mozione di Azione universitaria, riguardante il nuovo regolamento del Nucleo di valutazione dell’Ateneo, e il gruppo di minoranza protesta. "Chiedevamo maggiori tutele per la rappresentanza studentesca nel Nucleo – dicono – ma Udu, che guida la maggioranza, ha attaccato la proposta e votato per rimandarla".
L’atto nasceva dall’intervento pronunciato qualche giorno prima, in Senato accademico, dal rappresentante di Azione, Alessandro Andreini, che aveva proposto alcune modifiche alla nuova versione del testo in discussione. Per "rafforzare le proposte", il gruppo le ha portate anche in Cs con una mozione. Azione universitaria chiedeva: garanzie di dibattito nelle riunioni telematiche, congruo anticipo per le convocazioni straordinarie, migliore definizione dei casi di decadenza, mandato di durata biennale. Ma, soprattutto, di impegnare il Cs a chiedere alla governance d’Ateneo chiarezza sull’attribuzione al Consiglio stesso della facoltà di eleggere il rappresentante nel Nucleo, anche in casi di decadenza o dimissioni, e sull’esercizio, da parte dello studente nel Nucleo, delle funzioni di organismo indipendente di valutazione a lui assegnate dalla legge. "Stupisce la reazione della maggioranza che, pur esprimendo l’attuale rappresentante nel Nucleo, in modo totalmente contraddittorio, ha accusato Au di presentare una mozione faziosa – dice il gruppo di minoranza –. Ancora più sconcerto abbiamo provato quando hanno ammesso di non conoscere approfonditamente i riferimenti normativi alla base della proposta, che in realtà sono solo Statuto d’Ateneo e riforma Gelmini. Se è sempre importante tutelare la rappresentanza studentesca, lo è ancor più nel Nucleo di valutazione, dove nell’ultimo anno si è trovata più volte in situazioni non felici".
n. p.