TIZIANA PETRELLI
Cronaca

PodeLive, la musica che fa crescere

Fano, domani e domenica il concertone al Poderino: sul palco una cinquantina di giovanissimi, tra solisti e band

La precedente edizione di PodeLive, che torna sia domani, sabato, che domenica

La precedente edizione di PodeLive, che torna sia domani, sabato, che domenica

C’era una volta il "parco buio" di via Marche, sinonimo di degrado, segnalazioni e scoraggiamento. Oggi quel luogo ha un nome nuovo: Pode Live. Una festa, sì. Ma anche molto di più. È la festa dei giovani, per i giovani. Un’iniziativa nata per rispondere al disagio giovanile e che, per il secondo anno consecutivo, trasforma un problema in opportunità, una zona d’ombra in un palcoscenico di luce e possibilità. Dopo il successo della prima edizione, l’associazione Vivere il Poderino torna con una doppia data – domani, sabato 31 maggio e domenica 1° giugno – per ribadire un concetto tanto semplice quanto rivoluzionario: i ragazzi sono parte della comunità, non il suo problema. Non è solo un concertone, ma un percorso di crescita, creatività e condivisione.

Sul palco saliranno una cinquantina di giovanissimi musicisti, solisti e band, selezionati in due fasce d’età: i più giovani, tra i 13 e i 19 anni, sabato; i più grandi, domenica. Ma il vero spettacolo comincia prima, dietro le quinte, dove almeno altri trenta ragazzi hanno lavorato per mesi all’organizzazione e all’allestimento dell’evento, affiancati dagli adulti dell’associazione. Perché Pode Live è anche questo: un laboratorio di cittadinanza attiva. Lo si è respirato anche all’Istituto Olivetti, quando nei giorni scorsi sono state premiate le studentesse vincitrici del bando per la grafica della manifestazione, promosso con il Polo 3: Andrea Esposito (Seneca), autrice di una locandina dove una tastiera illumina il buio con un’esplosione di giallo, e Linda Agostini, creatrice di un logo-chitarra che fonde parola e suono. "La musica è una luce – hanno detto – e noi vogliamo accenderla". Accenderla, infatti, è esattamente ciò che succederà al calare della sera in via Marche. Ma già nel percorso di avvicinamento all’evento qualcosa è cambiato: i ragazzi hanno realizzato un podcast – PodeCast – disponibile su YouTube (@podecast2025), raccontando le tappe dell’organizzazione, le emozioni, gli incontri. Come un diario collettivo di un’avventura condivisa.

Non mancherà nemmeno l’ironia, grazie al FantaPode, un gioco interattivo con bonus e malus per tutti gli artisti in gara, ispirato al Fantasanremo. Un modo leggero per sentirsi ancora più partecipi, con iscrizioni già attive via social o direttamente in loco prima dell’inizio dello spettacolo. "L’obiettivo – spiega Emanuela Ghiandoni, presidente di Vivere il Poderino – è costruire una comunità educante: adulti e ragazzi che camminano insieme, che condividono spazi e responsabilità. Dare fiducia ai ragazzi significa permettere loro di credere nelle proprie risorse. Il nostro sogno è che nessuno si senta più solo nel suo quartiere". Accanto a lei i consiglieri dell’associazione Ilenia Lucarelli e Nicola Perettini.

"È una festa, certo – ha sottolineato Lucarelli – ma soprattutto è un modo per costruire relazioni sane, per usare la musica come strumento di comunicazione, per dare voce ai ragazzi che abitano questo quartiere e troppo spesso non vengono ascoltati". E mentre dalle 19.30 sarà possibile cenare presso gli stand gastronomici allestiti nel parco, tra una canzone e l’altra si respirerà l’aria di un quartiere che vuole tornare a essere vissuto, senza etichette. Dove una tastiera può diventare un faro e una chitarra può raccontare molto più di una melodia. Dove i giovani non sono più "quelli che creano problemi", ma quelli che creano soluzioni.

Tiziana Petrelli