Polveri a Bellocchi, l’Asur spegne i motori

Dopo i dati anomali sulle concentrazioni di Pm10, arrivano le prescrizioni che vanno dalla manutenzione delle strade alle regole per i tir

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di Anna Marchetti

Alta concentrazione di polveri sottili a Bellocchi: in attesa di conoscerne la composizione, necessaria per individuare la fonte dell’inquinamento, sono giunte in Comune le prescrizioni suggerite dall’Asur-Area Vasta 1 a tutela della salute pubblica: si va dalla corretta manutenzione delle strade, che nella zona industriale di Bellocchi sopportano un notevole traffico veicolare, alla copertura dei materiali ammassati nei piazzali esterni delle ditte, fino allo spegnimento dei motori dei mezzi pesanti in attesa di fare il loro ingresso nelle aziende.

L’allarme era scattato a metà agosto, a seguito della consegna da parte dell’Università di Urbino (Dipartimento di Scienze pure e applicate) e di Geo.In.Tech, dello studio sulla qualità di aria, acqua e suolo nella zona industriale di Bellocchi, commissionato e finanziato dal Comune per un importo di 73mila euro. E proprio da quello studio era emersa una elevata concentrazione di Pm 10, superiore a quella della centralina di via Montegrappa, sia nella postazione di via Filippini sia in quella di via VIII Strada. Dall’analisi dei dati era risultato che "le concentrazioni di Pm10 rilevate nella centralina di via Filippini erano in media il 30% più elevate di quelle di via Montegrappa, mentre in via VIII Strada lo scarto percentuale scendeva al 10% rispetto a Fano". In quella occasione il Comune aveva manifestato la volontà di prendere contatto con Asur e Arpam per eventuali ordinanze da assumere su suggerimento di questi enti a tutela di quella parte del territorio. E le indicazioni attese sono arrivate: in particolare i suggerimenti forniti da Asur-Area Vasta1 riguardano la corretta manutenzione da parte del Comune delle strade e quindi degli asfalti, la copertura dei materiali depositati nei piazzali esterni delle ditte, la copertura dei camion, così come esortano a bagnare le ruote dei mezzi pesanti.

Sempre con riferimento ai camion e agli autoarticolati in fila per entrare all’interno delle aziende per il carico e lo scarico delle merci, l’Asur-Area Vasta 1 indica che i motori (accessi in estate per garantire l’aria condizionata e in inverno per riscaldare gli abitacoli) nella fase di attesa siano spenti e che spetti alle ditte assicurare l’adeguato riparo agli autisti. "Sono solo precauzioni – afferma la dottoressa Pesaresi dell’Area Vasta 1 – in attesa di conoscere la composizione chimica delle Pm 10". L’aumento della concentrazione delle polveri sottili, infatti, non significa un aumento del rischio della salute dei cittadini: "Il termine Pm 10 è piuttosto generico – chiarisce Pesaresi – ed è necessario stabilire la loro composizione che può essere piuttosto varia, in quanto può andare dal semplice sale di mare ai metalli pesanti". A questo risultato si arriverà attraverso l’ulteriore studio affidato sempre all’Università di Urbino.