CLAUDIO SALVI
Cronaca

Popsophia ci porta sulla “soglia“. Lucrezia Ercoli farà riflettere sul confine tra analogico e virtuale

Dal 24 al 27 luglio un programma molto interessante per capire meglio dove stiamo andando

Da sinistra, Daniele Vimini, Lucrezia Ercoli e Andrea Biancani

Da sinistra, Daniele Vimini, Lucrezia Ercoli e Andrea Biancani

Non nasconde la sua soddisfazione il sindaco Andrea Biancani alla presentazione di Popsophia. Se il festival tornerà a Pesaro (dal 24 al 27 luglio), molto del merito va all’antica ammirazione del primo cittadino per la pop-filosofia proposta nell’originale formula ideata da Lucrezia Ercoli. Dunque ecco di nuovo Popsophia per la decima volta a Pesaro dopo un’assenza durata un paio di anni con un’edizione ricca di eventi, spettacoli e performance artistiche.

Il ritorno del "figliol prodigo" accolto positivamente anche dal vicesindaco Daniele Vimini "una manifestazione che rappresenta capacità di dialogare, uno spazio di riflessione ma anche di produzione". Tra le novità i luoghi. Al tradizionale palco di Piazza del Popolo si aggiungeranno il Centro Arti Visive Pescheria e il Cortile di Palazzo Gradari. Tema scelto quest’anno è “La soglia“, parola che identifica uno spazio intermedio e metamorfico "non solo un confine da attraversare – si legge nelle note – ma una zona di passaggio che unisce mondi, esperienze e tempi differenti".

Qualche anticipazione sul programma. Giornata d’apertura giovedì 24 sul confine tra realtà analogica e realtà digitale con gli incontri sulla nuova mostra prodotta da Popsophia, visitabile con visori VR e rinnovata nell’architettura virtuale. Un’esperienza visiva e uditiva che renderà ancora più radicale il concetto dell’attraversamento della soglia. Il secondo giorno di festival – venerdì 25 – sarà dedicato al confine tra creatività naturale e intelligenza artificiale con artisti e giornalisti che rifletteranno sul desiderio di superare il limite delle potenzialità umane attraverso la tecnologia. Sabato 26 viaggio nella dicotomia tra giovani e adulti, riprendendo un dialogo generazionale che sembra interrotto. Partendo da una serie tv che ha creato dibattito e scalpore come Adolescence, il festival si interrogherà filosoficamente su un’età fragile e ribelle, analizzando i nuovi riti di passaggio del nostro presente. L’ultima giornata – domenica 27 – si sofferma sulla soglia estrema tra vita e morte. Un modo per riflettere sul senso del viaggio dell’esistenza senza tralasciare l’ultimo e più importante passaggio che l’uomo ha sempre ritualizzato. Un tema tabù che è stato riscritto dall’immaginario contemporaneo, dai versi di Spoon River ai messaggi su TikTok. I Philoshow in piazza proporranno il giornalista Leo Turrini con "Oltre limiti e confini" sul mito della tecnica e della velocità dell’automobile; il filosofo Simone Regazzoni con lo spettacolo "Diventare grandi" sulla filosofia dell’adolescenza come soglia rischiosa verso l’età adulta e il critico Carlo Massarini con "Dancing in the dark", grande spettacolo dedicato al tramonto del sogno americano con la musica Bruce Springsteen. Serata di anteprima, giovedì 24 luglio ore 21 con una performance musicale sul confine tra acustica ed elettronica, con Q – LIVE, concerto di pianoforte, violoncello ed elettronica con i musicisti Marco Fagotti (piano, synth, chitarre, elettronica, programmazione) e Jacopo Matia Mariotti (Violoncello, synth, elettronica, programmazione).

Per informazioniwww.popsophia.com