ANNA MARCHETTI
Cronaca

Porta Maggiore dice addio al gabbiotto "Al suo posto, una struttura in vetro"

Dopo 4 anni e molte proteste, il Comune ha annunciato l’appalto dei lavori entro la fine del 2023 "L’intervento vuole garantire l’accesso alle stanze sottostanti, permettendo la visibilità degli scavi".

Porta Maggiore dice addio al gabbiotto  "Al suo posto, una struttura in vetro"

Porta Maggiore dice addio al gabbiotto "Al suo posto, una struttura in vetro"

di Anna Marchetti

Dopo 4 anni finalmente sparirà il box di Porta Maggiore per fare posto ad una struttura in vetro e corten che renderà visibile l’accesso agli scavi sottostanti: una serie di cunicoli militari che collegavano la Porta con l’esterno della città e dotati di spazi per gli alloggiamenti dell’artiglieria. Facevano parte del sistema difensivo della città rinascimentale e hanno fornito informazioni importanti, inedite, sulla Fano medievale e primo rinascimentale. In particolare, ricordano dal Comune, "durante i lavori di ripristino della pavimentazione del Pincio, sono state rinvenute due stanze (bombardiere) di cui s’ignorava l’esistenza".

Ad annunciare l’appalto dei lavori entro l’anno è l’assessore ai Lavori pubblici Barbara Brunori. "L’obiettivo dell’intervento – spiegano dall’Amministrazione – è funzionale, all’accessibilità dei vani sottostanti, ma anche a garantire visibilità e protezione agli scavi, riducendo l’impatto della nuova struttura. E’ stata, infatti, progettata una pannellatura di vetri che, mediante un’appropriata struttura in acciaio corten, si eleva dalla pavimentazione in modo da renderla quasi sospesa, e quindi più leggera nel suo impatto visivo. Questa struttura in vetro sarà inclinata, in modo da garantire una migliore lettura e una maggiore protezione degli scavi dalle intemperie. Lo studio di questa soluzione ha evitato la realizzazione di un inappropriato e anacronistico volume, il cui impatto con la muratura esistente sarebbe stato sproporzionato e fuori luogo. Oltre ad un QR Code per conoscere le informazioni storiche del manufatto, sulla superficie in vetro verrà anche impressa una citazione dal libro ‘Memorie di Adriano’ della scrittrice Marguerite Yourcenar, che ne sottolinea l’importanza ed il valore storico. Nella pannellatura in acciaio corten è inserita e mimetizzata la porta di accesso, la cui eccessiva visibilità avrebbe impoverito e danneggiato esteticamente l’armonia dell’intervento nel suo complesso".

"Vogliamo tutelare il nostro patrimonio storico – afferma Brunori – e garantire un adeguato equilibrio visivo e strutturale dell’intervento". I cunicoli in prossimità di Porta Maggiore sono stati scoperti grazie all’uso di un robot telecomandato: si troverebbero ad una notevole profondità e avrebbero una certa ampiezza (si ipotizza 3 metri di altezza per 3 metri di larghezza) e sembra siano molto ben conservati. Le strutture sono state valutate dalla Soprintendenza delle Marche come "estremamente fragili" e non opportuna la conservazione all’aria aperta, che avrebbe potuto causarne il deterioramento. Nel 2019 gli scavi di Porta Maggiore furono anche l’occasione per una serie di visite guidate, con grande partecipazione da parte dei cittadini.