Pos obbligatorio, ma alla Festa del porto uno stand non ci sta

Non si può pagare 15 euro di cena: "Solo contanti". E un barista: "Con la carta . il saldo di 4 caramelle"

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Pos o non Pos? Questo è il dilemma. In realtà, non dovrebbe più esserlo, visto che dal primo luglio è obbligatorio per il negoziante o professionista accettare il pagamento elettronico, indipendentemente dalla cifra. Tuttavia, questa decisione ha creato non pochi malumori tra gli esercenti che si ritrovano costretti ad acconsentire pagamenti elettronici anche per prezzi minimi con quello di un caffè o simili.

Una questione che inoltre genera ancora più rumore quando, ad un evento storico e importante per di Pesaro come quello della Festa del Porto, un simile pagamento non è previsto.

Lo abbiamo verificato con esperienza diretta. Nonostante il prezzo del menù completo fosse di 15 euro, non vi era possibilità di pagare tramite Pos presso lo stand principale dell’evento (discorso diverso invece per gli stand di attività private come Polpo di Fulmine, che prevedevano questa opzione).

"Mi dispiace non accettiamo il Pos, solo contanti" è la risposta data dalla cassiera a chi si accinge a pagare con il bancomat che poi, evidenziando l’obbligo previsto dalla legge per il pagamento elettronico, si ritrova come risposta un sonoro: "Non è vero che è obbligatorio, la legge parte dall’anno prossimo. Ti sembra possibile che ci abbiano fatto fare lo stand senza Pos se fosse davvero obbligatorio?"

Eppure, la maggioranza degli esercenti si sono adeguati al nuovo obbligo. Anche se qualcuno protesta. E’ il caso di Andrea Arcangeli, proprietario del Bar Caffè Esso di Sant’Angelo in Vado, che si chiede: "Com’è possibile che ad un evento così importante come la festa del porto non si possa far pagare con il Pos quando invece io mi ritrovo costretto, come qualche giorno fa, a far pagare quattro caramelle con la carta?", racconta Arcangeli: "Già siamo in rimesse tra i vari rincari e su certe cifre il nostro guadagno è veramente minimo, così ci rimettiamo ancora di più". "Va bene – conclude il gestore – mettere l’obbligo del pagamento elettronico ma che valga per tutti e soprattutto che si metta una cifra minima, altrimenti a rimetterci siamo noi esercenti".

Teobaldo Bianchini