
Sabato 31 maggio la cerimonia a Sassocorvaro. Un riconoscimento anche alla Regione Toscana. Per i 50 anni del Ministero dei Beni culturali una cerimonia a Urbino con il direttore generale Massimo Osanna.
Sabato 31 a Sassocorvaro Auditore ci sarà – come già anticipato da queste colonne – la 27ª edizione del Premio Rotondi ai Salvatori dell’Arte, prestigioso riconoscimento organizzato dall’amministrazione comunale che quest’anno festeggia la tradizionale Art Week Montefeltro, da domenica 25 a domenica 1° giugno. L’evento è stato presentato alla Confcommercio. "Siamo onorati – ha esordito il direttore Agnese Trufelli – di ospitare anche quest’anno la presentazione di un evento così prestigioso. Un premio che va a personaggi di grande rilievo, un riconoscimento ai salvatori dell’arte". Ha proseguito il sindaco di Sassocorvaro Auditore Daniele Grossi, accompagnato dai consiglieri Gianluca Balducci e Giorgia Gianotti, che ha portato anche i saluti del Comune di Urbino: "Un premio motivo di orgoglio per Sassocorvaro e il Montefeltro. E’ una pagina importante della storia, che va raccontata. Un’operazione di salvataggio da divulgare sempre più ai giovani". Per il Comune di Carpegna è intervenuto il vicesindaco Luca Pasquini: "Quella di Rotondi è una storia straordinaria, un esempio di coraggio e senso civico soprattutto per i giovani. Siamo contenti che anche Carpegna sia protagonista".
Il Premio Rotondi nasce nel 1997 su idea del giornalista e scrittore Salvatore Giannella e prende il nome dal Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991) che coordinò "l’Operazione salvataggio" dei principali capolavori dell’arte italiana nel Montefeltro marchigiano durante la Seconda Guerra Mondiale. "Il Premio – ha sottolineato Giannella – viene assegnato a personaggi che si sono distinti per “esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico“".
Il momento centrale è previsto sabato 31 quando alle 16, all’Auditorium Comunale di Sassocorvaro, avverrà la premiazione dei vincitori. Questi i vincitori scelti dai giurati: Sezione Mondo: Jean-Baptiste Humbert, archeologo domenicano francese impegnato da 28 anni nella ricerca e difesa del patrimonio culturale di Gaza; Sezione Europa: Philippe Villeneuve, architetto, a capo del comitato scientifico che ha coordinato i lavori di restauro della cattedrale Notre-Dame di Parigi; Sezione Italia: Filippo Demma, archeologo, dirigente del ministero della Cultura, attuale direttore del Parco archeologico di Crotone e Sibari. La giuria ha anche assegnato questi riconoscimenti speciali. Premio Speciale Marche a Daniele Sacco, professore di archeologia medievale e cristiana all’Università di Urbino, che sta facendoci riscoprire un Montefeltro che sorprende; Premio speciale Comunicazione a Lauretta Colonnelli: giornalista e scrittrice; premio speciale Protezione civile Regione Toscana; Premio speciale Mecenatismo Elena e Matteo Bruzzo: che hanno recuperato e valorizzato il cinquecentesco Palazzo Lomellino di Genova; Premio speciale Arte che illumina una comunità Anna Maria Ambrosini Massari: da decenni dedita allo studio e alla valorizzazione del patrimonio artistico delle Marche; Premio speciale alla memoria Rosaria e Girolamo Devanna: fratelli e collezionisti d’arte di origine pugliese.
Il programma oltre alla cerimonia del 31 maggio, è molto ricco e prende il via domenica 25 maggio alle 16 alla chiesa di San Rocco con la presentazione del volume 36 della Società di studi storici per il Montefeltro. A Urbino il 30 maggio, ore 17, in occasione del restauro dello Studiolo del duca premio speciale per i 50 anni del Ministero della Cultura, sarà ritirato dal direttore generale dei musei Massimo Osanna. A Carpegna, domenica 1° giugno, ore 10, proiezione del docu-film “Il miracolo di Montevergine“.
Luigi Diotalevi