Presidiata la sede di Pesaro della Cgil: "Siamo qui per ricacciare indietro i fascisti"

Il segretario provinciale Roberto Rossini afferma che "ciò che è successo a Roma impone lo scioglimento di Forza Nuova". Solidarietà del sindaco Matteo Ricci che annuncia: "Saremo a Roma sabato 16". Carriera di IoApro: "Io sono un pacifico"

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L’attacco di Forza nuova dell’altro ieri alla sede nazionale della Cgil ha spinto tanta gente a dare solidarietà alla più importante organizzazione sindacale italiana. Così, ieri mattina, davanti alla Camera del Lavoro di Pesaro molta gente ha partecipato al presidi: "E’ stato un attacco squadrista e fascista"Z ha detto il segretario generale Maurizio Landini. "La Cgil è un presidio democratico e di libertà – ha spiegato il segretario provinciale della Cgil Roberto Rossini – e quanto accaduto a Roma è indegno, hanno voluto colpire la Cgil perché rappresenta una delle maggiori forze democratiche del nostro Paese. Voglio tuttavia sottolineare i tanti messaggi di solidarietà che abbiamo ricevuto e la testimonianza di rappresentanti delle Istituzioni locali, di Cisl e Uil che sono qui con noi al presidio.

Per tutta l’altra notte, le sedi Cgil di ogni città italiana compresa Pesaro è stata sorvegliata e presidiata da iscritti e sindacalisti: "Una vigilanza democratica è necessaria – ha aggiunto Rossini – perché quanto accaduto è un fatto gravissimo che ci porta con la memoria ad un passato che mai più vogliamo rivivere. E’ per questo che ci associamo alla richiesta di sciogliere finalmente queste organizzazioni neofasciste, nel rispetto di quanto stabilito dalla nostra Costituzione". Solidarietà anche dall’associazione Auser di Fano e da numerosi esponenti politici locali.

"Il Comune di Pesaro aderisce alla manifestazione “nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia” indetta della Cgil, Cisl e Uil per sabato 16 ottobre 2021 a Roma". Lo ha detto il sindaco Matteo Ricci che ieri mattina, con i rappresentanti della Cgil Pesaro Urbino, ha partecipato al presidio organizzato dopo l’assalto dei No greenpass alla sede nazionale del sindacato. "Un attacco violento - ha commentato- una furia tale da essere difficilmente contenuta e che ha fatto il giro delle tv nazionali. Oggi il grido è unanime: sciogliere le organizzazioni e i gruppi neo-fascisti a salvaguardia della democrazia di tutto il Paese".

Il presidente del consiglio regionale Dino Latini scrive: "La nostra incondizionata solidarietà alle forze dell’ordine che hanno dovuto affrontare la violenza inaudita messa in atto da alcuni gruppi durante la manifestazione a Roma per il no al green pass. Altrettanta e convinta solidarietà al segretario Maurizio Landini, per l’attacco alla sede nazionale della Cgil. Prendere di mira un’organizzazione sindacale, presidio indiscusso di questa democrazia, è ancora più grave e deve far riflettere".

Intanto il "rappresentante" locale dell’associazione Ioapro Umberto Carriera, che ha visto arrestare il leader Biagio Passaro per l’assalto alla Cgil, ha scritto sui social: "Io mi dissocio dalle violenze, non sono fascista e non lo è nemmeno Biagio. Spiace sia finito in mezzo a questa cosa, vedremo le accuse, io sono contro la violenza, ma i cittadini si stanno arrabbiando sempre di più, la misura è colma. Noi eravamo in piazza del Popolo, ma la nostra protesta è stata pacifica, eravamo 50mila, partite iva e studenti che dicono no al green pass", dice Carriera, finito al centro delle polemiche per la protesta inscenata, a fine luglio scorso, sotto casa del sindaco dem di Pesaro, Matteo Ricci che lo aveva accusato di "una intimidazione da squadristi