Pesaro, il prete con il fucile ricostruisce l'edicola abusiva

Pietralunga, la rivincita di don Antonio Mandrelli. "Quest'estate faremo una grande festa"

La nuova edicola votiva collocata in questi giorni e Don Antonio

La nuova edicola votiva collocata in questi giorni e Don Antonio

Pesaro, 17 febbraio 2020 - Don Antonio l’aveva promesso: "Ricostruirò l’edicola eretta da me in onore della Madonna del Viandante che la burocrazia mi ha fatto abbattere". Ora dopo quasi due anni, l’ha fatto: "Eccola, guardate, è di nuovo visibile, ha una nuova dimora e in estate con i parrocchiani faremo una grande festa in suo onore, quel giorno ci saranno tanti fedeli, sia dalla provincia di Pesaro-Urbino che di Perugia. Inviterò anche due bande musicali, vino e porchetta per tutti". Siamo in comune di Pietralunga, a Castelfranco, nella piazza antistante la Chiesa della Madonna delle Grazie, a 750 metri, in cima ad un valico, crocevia tra le valli del Tevere e del Metauro (via Flaminia).

"Avendo costruito nella primavera del 2018 in onore della Madonna e di chi transita su queste montagne una edicola – racconta don Antonio – l’avevo collocata qui vicino alla Chiesa, inaugurandola il 3 giugno del 2018 alla presenza di 200 fedeli. Ma qui viene il bello, anzi il brutto, qualcuno mi ha denunciato perché avevo posizionato l’edicola in zona Sic, cioè su un Sito di Interesse Comunitario dicendo che l’avevo fatto sulla sua proprietà, che poi non è risultata tale".

Ma la legge non ammette... ignoranza. "Cosa dice - si infervora il Don- non c’era nessun cartello indicativo, c’erano solo delle ginestre e un greppo, l’edicola era una cosa bella, qui passano da secoli anche tanti pellegrini, avrebbe permesso loro di sostare di fronte a una immagine sacra come la Madonna, erano solo poche pietre e un quadro sempre in pietra, comunque un mese dopo l’inaugurazione, di fronte ai Carabinieri-Forestali l’ho dovuta rimuovere. Ma, caparbio come sono, mi sono rimesso sotto e con i dovuti permessi l’ho riscostruita e posizionata in un’altra area, qui vicino".

Per la caparbietà don Antonio Mandrelli (74 anni) è noto: anno scorso salì alla ribalta della cronaca nazionale per essere stato vittima di un furto in casa canonica e la sua presa di posizione a favore della legittima difesa. Gli fu dato l’appellativo di ‘Rambo’ o del ‘Prete con i fucili’, ma questa è un’altra storia, ora guarda la sua edicola votiva e si dice "un prete felice".