Primi tre casi di variante Centaurus "Ma nessun effetto drammatico"

La positività è stata riscontrata in pazienti tutti dell’Anconetano nel laboratorio dell’ospedale di Torrette. Il virologo Stefano Menzo spegne ogni allarmismo: "C’è chi ha fatto terrorismo assurdo, nulla di terribile"

Migration

di Pierfrancesco Curzi

Variante BA2.75, detta Centaurus, individuati i primi tre casi nelle Marche, tutti residenti nell’area del capoluogo anconetano. Nella lotta senza fine contro il Covid, oltre trenta mesi dopo lo tsunami che ha colpito non solo il nostro territorio, il virus si riaggiorna con l’ennesima variante. Nota ormai in diverse regioni d’Italia, da ieri la Centaurus è presente ufficialmente anche nel territorio regionale e provinciale.

I test da cui sono emerse le tre positività alla nuova versione della variante Omicron sono stati effettuati nel laboratorio dell’unità operativa di virologia dell’ospedale di Torrette, diretto dal dottor Stefano Menzo.

Il primario del reparto ci tiene a spegnere qualsiasi allarme ingiustificato riguardo alla questione: "È vero, siamo di fronte a una variante del virus, ma gli effetti di quest’ultima non sono assolutamente drammatici come accadeva in passato – spiega Menzo – Su questa variante alcuni hanno fatto del terrorismo assurdo, vorrei precisare che questa variante non ha nulla di assolutamente terribile. Alcune preoccupazioni potrebbero averla soltanto i soggetti che non si sono mai vaccinati e comunque le conseguenze gravi sui quadri clinici non saranno più gravi come in passato, a parte qualche raro caso. Per il resto, ossia per i vaccinati, non c’è da preoccuparsi, specie per quelli che hanno aderito alla campagna con la quarta dose del siero aggiornato contro la variante Omicron".

Dunque il vaccino protegge, secondo il noto virologo anconetano: "Protegge i vaccinati, specie quelli che si sono sottoposti più di recente alla somministrazione, non tanto sul fronte dell’infezione, quanto sui quadri clinici dei ricoverati", risponde il virologo.

La lotta contro il virus pandemico va avanti dunque e nessuno abbassa la guardia. Lo confermano anche i dati aggiornati del Covid. Nelle Marche prosegue l’incremento dell’indice di positivi ogni 100mila abitanti che nell’ultima settimana (5-11 ottobre) è arrivato a quota 570, e si evidenzia un aumento anche dei nuovi casi (9,5%) rispetto alla settimana precedente.

A rilevarlo è il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Nella classifica provinciale dei contagi il valore più alto si registra ad Ancona con 555 casi (+15,5%), a seguire Ascoli Piceno 613 (+14,2% rispetto alla settimana precedente); poi Fermo 598 (+7,7%), Macerata 575 (+5,4%), e alla fine la nostra provincia, Pesaro e Urbino con 476 casi (+4,4%).

Per quanto riguarda i ricoveri correlati al Covid, Gimbe ha riscontrato nelle Marche numeri superiori alla media nazionale per saturazione di posti letto in Area medica (11,7% rispetto alla media italiana del 9,8%) e, invece, di molto sotto la media nazionale in terapia intensiva (0,4% rispetto al 2,4%).

Sul fronte vaccini, intanto, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 12,3% (media Italia 10,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 2,4%.

La popolazione di età compresa tra 5 e 11 anni, che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,5% (35,2% Italia) più un ulteriore 2,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose.