“Pro Urbino“ si rifonda e diventa “Pro Loco“

L’associazione entra nel circuito nazionale e per questo cambia il nome. Il presidente eletto è il fisioterapista Nicola Betti

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Nicola Betti alle prese con due gigantesche uova di Pasqua

La Pro Urbino ha un nuovo presidente e un nuovo nome. A guidare l’associazione, che si chiamerà Pro Loco Urbino, è ora Nicola Betti. Fisioterapista, 43 anni, Betti è stato eletto a inizio mese dopo aver passato oltre un anno e mezzo in affiancamento all’ex presidente, Carmen Dionigi, per comprendere a fondo meccanismi e funzioni dell’associazione.

"Tutto è partito quando ero alla guida dalla ludoteca ClubIDDU e abbiamo aperto una collaborazione con la Pro Urbino. Poi, Carmen stessa mi ha spinto a diventarne il nuovo presidente – spiega –. Abbiamo dovuto cambiare nome perché il regolamento nazionale prevede che contenga solo le parole “pro“ e “loco“, seguite dalla città".

Nonostante abbia assunto questa carica da poco tempo, Betti ha già diversi progetti in cantiere per l’associazione, che è apartitica e composta da soli volontari: "Il primo è un ciclo di mercatini di antiquariato e artigianato da organizzare in ogni prima domenica del mese, assieme a un’agenzia locale che abbiamo contattato. Vorremmo partire a novembre, facendo una prova in vista di quelli natalizi. Proprio per Natale, speriamo di riuscire a organizzare anche quest’anno le Vie dei presepi, che arriverebbero alla 20ª edizione. Molto importante sarebbe il mercatino di giugno dell’anno prossimo, che coinciderebbe con il Compleanno del Duca e in cui abbiamo intenzione di dar vita a una sorta di secondo weekend rinascimentale assieme ad associazioni esterne, come gli arcieri della Compagnia feltria, che diventerebbe una prova in vista del “Sicentenario“ della nascita di Federico di Montefeltro, in arrivo nel 2022".

Al momento, la Pro loco conta circa 80 soci, che possono "partecipare agli incontri su temi riguardanti la città, organizzati ogni martedì sera, e che saranno informati costantemente di tutte le iniziative che cureremo. Ora stiamo lavorando per ampliare i vantaggi espliciti a cui avranno diritto gli iscritti. L’associazione ha poi aderito a un progetto regionale promosso dall’Unione nazionale pro loco italiane (Unpli) e finanziato con fondi europei che dà la possibilità di prestare servizio civile presso le Pro Loco, quindi anche presso di noi".

Non solo le singole persone si potranno iscrivere, ma anche altre associazioni della città "ottenendo un posto nel consiglio direttivo e accedendo a vari benefici, come ha già fatto la ludoteca ClubIDDU. A lei si aggiungerà anche la Compagnia dialettale. Questa cosa è utile soprattutto per presentare un’unica richiesta di fondi al Comune, quando vorremo fare iniziative condivise, offrendo un progetto più ampio e interessante". L’iscrizione alla Pro Loco costa 10 euro, cinque per gli studenti, e si potrà fare in sede, alla Biblioteca degli Ubaldini, o contestualmente al tesseramento per una delle associazioni che ne fanno parte, come il ClubIDDU. Per quanto riguarda il futuro, per il momento Betti ha quattro obiettivi: "Innanzitutto ridare vita al falò di San Bartolo del 14 agosto, tradizione un po’ dimenticata. Poi c’è quello di diventare qualcosa di più importante nel “Natale che non ti aspetti“, progetto nazionale delle Pro loco. Infine, vogliamo arrivare ad avere una sede sempre aperta, attraverso il servizio civile, e a diventare uno strumento veramente utile per il Comune".

Nicola Petricca