Pesaro: al via il processo contro Umberto Carriera, il ristoratore "ribelle"

Imputata per diffamazione anche la compagna del leader di "Ioapro". Il poliziotto "offeso" e i sindacati costituti parti civili

Pesaro, 1 luglio 2022 - Si è aperto questa mattina nel Tribunale di Pesaro, il processo contro Umberto Carriera e la sua compagna. Diffamazione e registrazione fraudolenta i reati ipotizzati contro i due imputati. Erano i giorni delle chiusure anti Covid e il ristoratore "ribelle" era sceso in campo contro quelle restrizioni.

Il 15 gennaio 2021 aveva deciso di aprire il suo ristorante a Mombaroccio "La grande bellezza" come forma di protesta contro le limitazioni imposte dai Dpcm. All'arrivo degli agenti nel locale aperto, Carriera si mise a filmare i poliziotti insieme alla compagna per poi postarli sui social suscitando commenti infiammati e insultanti contro la polizia. Il funzionario della polizia ha così querelato Carriera e la fidanzata e ora i due sono a giudizio. Ieri, la coppia, arrivata puntuale in aula dove li aspettava già il loro difensore, l'avvocato Federico Bertuccioli, è tornata a respingere con forza le accuse. L'avvocato Bertuccioli ha chiesto e ottenuto dal giudice la nomina di un perito che dovrà fare una copia forense del telefonino con cui l'imputata ha girato quelle immagini ritenute "incriminanti".

Ci sono state poi le costituzioni di parte civile. Quella del dirigente della Questura, assistito dall'avvocato Carlo Rampino, ma anche quella dei tre sindacati di polizia, Fisp, Silp Cgil, Siulp. Sono quindi quattro le parti che ora chiedono il risarcimento danni a Carriera e compagna. Il processo entrerà nel vivo a dicembre con l'ascolto dei primi testimoni dell'accusa.

Tra quelli indicati dalla difesa figura l'onorevole Vittorio Sgarbi, sostenitore di Carriera nella battaglia contro le chiusure e presente nel ristorante, tra gli invitati, la sera dell'arrivo della polizia. "Sono a processo per aver difeso il diritto al lavoro, per aver difeso i miei ristoranti, il futuro della mia famiglia e di mio figlio - ha scritto sui social qualche giorno fa Carriera - perché filmare con il telefonino 20 agenti (la maggior parte in borghese) che fanno irruzione nel tuo ristorante Vuoto alle 23:00 del 15 gennaio 2021, come se stessimo trafficando degli organi, spacciando o commettendo degli omicidi, gli stessi agenti che qualche ora prima hanno organizzato tre posti di blocco per intercettare le persone che venivano a cena nel tuo ristorante per identificarli, avrebbe offeso uno dei "capi". Rischiamo fino a 5 anni di carcere. Ma continuiamo a credere nelle giustizia".