REDAZIONE PESARO

Pesaro, la prof accusa il collega. "Mi ha toccata"

Una docente denuncia il collega per le attenzioni eccessive. Lui si difende: "Le ho appena sfiorato un piede per sbaglio", "Siamo su Scherzi a parte"

Duello a colpi di carta bollata tra due colleghi di una stessa scuola

Pesaro, 5 novembre 2019 - Un professore di 44 anni, fanese, è stato accusato di stalking e molestie da una sua collega di qualche anno più grande. Entrambi insegnano nella stessa scuola. L’uomo avrebbe avuto la colpa di toccare con un dito il dorso di un piede della professoressa al termine di una riunione con altri docenti. Si trovavano vicini con le gambe accavallate. Al termine, per alzarsi, ci sarebbe stato questo "contatto". Che per la donna è stato l’ultimo atto di una serie di attenzioni del collega non gradite né tollerate. Il diretto interessato, presentatosi ieri in redazione con la lettera d’accusa in mano, dice: "Legga anche lei. Mi sembra di sognare. Un uomo che esercita una professione delicatissima, a cui i genitori affidano i loro figli, si trova costretto a dover prendere un avvocato per difendersi davanti alla Direzione regionale di Ancona perché questa collega ha inviato una lettera di denuncia contro di me accusandomi di averle sfiorato il collo di un piede. Mi domando se esiste una giustizia che sappia tutelare anche gli uomini perché a questo punto si può essere accusati di tutto in nome dello stalking o della molestia sessuale. Io a questa docente non ho fatto assolutamente niente. Aver sfiorato il piede o il malleolo non significa che intendevo molestarla sessualmente. C’era un rapporto di amicizia tra colleghi che si erano riuniti per parlare dei problemi del lavoro. Ho sfiorato il piede perché avevamo tutti le gambe accavallate e nel movimento di alzarsi non ho dato peso. Era un modo per risentirci alla prossima riunione".

Nella lettera alla direzione scolastica regionale, la donna accusa il collega di averle toccato i fianchi l’anno precedente facendola fuggire via. E comunque, racconta l’insegnante, ora si sente prigioniera delle attenzioni del collega che lei non sopporta né vuole sentirsi avvicinata "da quelle viscide mani". Il contenuto della lettera ha deciso di svelarlo lo stesso docente messo sotto accusa dopo che gli è stata notificata a domicilio in vista dell’interrogatorio che avrà a metà di questo mese. Dovrà spiegare alla Direzione scolastica regionale perché ha toccato il dorso del piede dell’insegnante e se è vero che la sta attenzionando per strapparle appuntamenti o incontri o momenti di intimità. Dice il docente: "Io so solo che mi difenderò in ogni sede contro questa lettera infamante e totalmente inventata. E se dovrò subire persino un’indagine penale, non esiterò a dare mandato al mio legale di controquerelare per calunnia perché non è possibile avere la vita sconvolta da accuse che non stanno né in cielo né in terra degne di ‘Scherzi a parte’. Mi auguro che questa vicenda si chiarisca in fretta, che non abbia più niente a che fare con questa docente e che possa dimostrare come il mio comportamento nei suoi confronti sia stato rispettoso come con chiunque altro".  

ro.da.