Progressisti: "Allargare il campo". Minardi (Pd): "Sì ma niente veti" . E Mascarin rilancia sulle primarie

Progressisti: "Allargare il campo". Minardi (Pd): "Sì ma niente veti" . E Mascarin rilancia sulle primarie

Progressisti: "Allargare il campo". Minardi (Pd): "Sì ma niente veti" . E Mascarin rilancia sulle primarie

"Promuovere l’unione di tutto il campo progressista in un progetto politico condiviso da sottoporre ai cittadini fanesi". E’ l’impegno che si sono assunti i Progressisti per Fano 2050 (M5S, Bene Comune, Fano Ribella, Psi, Verdi) Azione e La Fano dei Quartieri dopo l’incontro di alcuni giorni fa. Il loro impegno si aggiunge a quello assunto dal segretario del Pd, Renato Claudio Minardi, ad allargare il centrosinistra purché nessuno ponga veti (Il riferimento è ai Progressisti per Fano 2050 che non vogliono scegliere il candidato sindaco attraverso le primarie).

"Non si può ridurre il dibattito politico – insistono i Progressisti - a una mera sfida individualistica tra le ambizioni di quello o di quell’altro amministratore uscente che aspira a fare il candidato sindaco. Nelle comunicazioni sui social e nei media, la politica cittadina sta assumendo sempre più le caratteristiche di una fiction estranea ai reali problemi dei cittadini e del territorio. I contenuti di un progetto di città futura hanno bisogno del contributo di tutte le forze politiche progressiste, del protagonismo sociale e del civismo. Il campo progressista ha il dovere di non lasciare nulla di intentato per costruire un progetto di città che sia coerente con il traguardo del 2050".

Le primarie rimangono uno strumento "irrinunciabili" per il candidato sindaco Samuele Mascarin (foto) di In Comune. "Saranno uno dei temi sui quali misurare se sono possibili o meno convergenze elettorali". Aggiunge Mascarin: "Bene l’iniziativa del sindaco Massimo Seri di costruire il confronto su contenuti programmatici e bene l’invito del segretario Pd Minardi a non porre ultimatum e veti al centrosinistra. Rimane infatti poco comprensibile che la precondizione per dialogare con il centrosinistra sia togliere la parola e il diritto di voto alle migliaia di elettori che invece vogliono essere protagonisti della sfida elettorale contro la destra e, aggiungo, poco rispettoso nei confronti dei 1000 cittadini fanesi che questa estate hanno firmato per le primarie. Del resto non è una questione di metodo perché si tratta di definire il ruolo che la politica è disposta a riconoscere ai cittadini nelle scelte che riguardano la comunità".

an. mar.