Pronto soccorso Pesaro, mille euro a turno ma i medici non si trovano lo stesso

Il bando con quella cifra è andato deserto, Marche Nord ha dovuto ritoccare a 1500. Individuate 9 cooperative per fornire il personale

Pesaro, 18 giugno 2022 - La carenza di medici è tale che perfino un bando da mille euro lordi a turno va deserto. È quanto successo all’azienda ospedaliera Marche Nord, che ha dovuto ritoccare i compensi e il fabbisogno alla luce dell’esito deserto del bando di gara per l’affidamento esterno del servizio medico nelle strutture di Pronto Soccorso.

La sala di attesa del pronto soccorso di Marche Nord
La sala di attesa del pronto soccorso di Marche Nord

Da mille euro lordi a turno (12 ore) si è passati a 1500, portando l’importo complessivo a 212.244,06 per un totale di 140 turni. Per farlo l’Azienda ha avviato una nuova procedura negoziata con 9 soggetti (cooperativa) già individuati. Tutto questo per garantire la continuità assistenziale, alla luce dell’aumento di accessi al pronto soccorso in estate e della esigenza di garantire riposi e ferie al personale, i cui numeri sono molto al di sotto del fabbisogno stimato. Una carenza che riguarda gran parte delle strutture di emergenza-urgenza d’Italia, come dimostrano numerosi altri bandi di reclutamento andati deserti. Marche Nord aveva per la prima volta sondato la strada dell’esternalizzazione del servizio, ovvero dell’affidamento a soggetti privati (cioè cooperative).

Gli operatori economici, però, hanno eccepito sull’importo a base d’asta, ritenuto non allineato alle attuali condizioni di mercato, caratterizzato dalla difficoltà di reperimento di medici. Difficoltà che alle coop stesse comporta un aumento di spese per la necessità di garantire gli spostamenti. Marche nord ne ha preso atto, e in seguito a una indagine di mercato ha ridefinito la documentazione di gara già predisposta, ritoccando l’importo senza modificare i criteri di valutazione delle offerte tecniche. La procedura verrà avviata sulla Piattaforma Telematica GTAOMN, previa pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse.

Una scelta, quella di affidarsi ai privati, che aveva sollevato anche diverse critiche, alle quali l’azienda aveva risposto ribadendo che l’affidamento del servizio esterno avrebbe avuto carattere straordinario e temporaneo e che, al termine delle procedure concorsuali già avviate, si sarebbe proceduto all’assunzione di personale, prevedendo un eventuale recesso anticipato nell’ipotesi in cui la situazione di carenza del personale fosse venuta meno a seguito delle assunzioni.

Assunzioni che però dipendono al momento dall’esito del bando regionale per la copertura di 39 posti. Bando che si è chiuso ieri con sole 15 candidature pervenute. La chiusura definitiva si avrà tra 5 giorni, per eventuali domande inviate il 16 giugno per posta, in cui fa fede la data del timbro postale. Ma non ci si aspetta grandi sorprese.