Pronto soccorso Pesaro, ecco i facilitatori: "Aiutiamo i pazienti in attesa di visita"

Le nuove figure servono per dare informazioni e sostegno di ogni tipo: "La gente apprezza il servizio, perché si sente meno sola"

Pronto soccorso, a Pesaro arrivano i facilitatori

Pronto soccorso, a Pesaro arrivano i facilitatori

Pesaro, 18 maggio 2022 - Parlare con i parenti , dare i tempi d’attesa al paziente, fare respirare un’aria diversa. Ascoltare. Da una settimana al pronto soccorso di Pesaro è nata la figura del comunicatore-facilitatore. Una persona specifica che fa da mediatore tra la sala d’ingresso e i diversi reparti. Ma anche con l’esterno. Non solo a parole. Ma pure con i fatti, come dare una bottiglia d’acqua o colmare un’esigenza del paziente seduto o sdraiato che aspetta. "Un coccolatore", si autodefinisce Anna Maria Butini, infermiera, impegnata anche in questa nuova posizione. "Un signore mi ha addirittura detto sei un angelo – continua –. L’esperienza sta andando molto bene, il paziente si sente ascoltato. Lo teniamo su di morale, dando informazioni, così che non si sentano abbandonati nell’attesa". Il comunicatore-facilitatore si adegua quindi alla realtà, alle diverse circostanze e ai pazienti. Una novità proposta dal presidio ospedaliero San Salvatore di Pesaro. Attualmente il nuovo servizio è attivo dalle 8 alle 16 ma nelle prossime settimane partirà anche il turno notturno, dalle 20 alle 8. Al momento sono impiegate una decina di persone da altri settori, ma da giugno ci saranno quattro facilitatori della comunicazione addetti solo a questa mansione.

L’obiettivo "è fare sempre meglio", spiegano il direttore sanitario Edoardo Berselli e il direttore facente funzione del pronto soccorso Giancarlo Titolo. Così il presidio ha deciso di investirci tempo e risorse in queste figure ‘specchio’, utili a dare calma e tranquillità nel caos, riflettendo. Ma alla base ci deve essere la pazienza dei cittadini perché non è detto che, con questa iniziativa, si riducano sempre i tempi d’attesa. Ieri mattina una signora, con camice giallo, faceva da spola tra la sala d’attesa e i reparti. Il tutto con l’umore e l’entusiasmo di chi vuole dare una mano a facilitare la situazione. "In una settimana è già cambiato il clima, le persone si sentono più informate. E lo stesso effetto ricade sul personale perché il paziente, quando entra in area clinica, è più tranquillo", prosegue Berselli. Un po’ come la coda in autostrada: sapere quanto durerà è già un’informazione utile alla ripresa del viaggio. È questa una delle prime novità della riorganizzazione in atto nel pronto soccorso di Pesaro, nel quale si sta cercando di migliorare la gestione delle situazioni più complesse. Dall’idea di progettazione si è passati a quella di messa in campo. Ora sarà da capirne i risultati.

Tra i cambiamenti c’è anche il coinvolgimento diretto dei direttori di dipartimento, così che alcuni pazienti possano essere smistati direttamente verso gli specialisti, senza passare dalla sala d’aspetto. È il caso di urologia, ortopedia, oculistica e radiologia. Un metodo proposto proprio per snellire l’affluenza, l’attesa e il caos nella sala d’attesa del pronto soccorso. Sistemi in attuazione e sperimentazione, in attesa dei risultati diretti, ovvero nell’umore di chi, al pronto soccorso, a volte passa ore prima del controllo e del referto.