Pronto soccorso travolto, nonnina di 99 anni "dimenticata" per ore

Calvario per una famiglia che alla fine ha deciso di firmare e riportare a casa l’anziana

La nonna si sente male in casa, d’altronde ha quasi 100 anni, e con questo caldo record non è certo la sola. Così si decide di chiamare l’ambulanza. E qui inizia il calvario di una famiglia di Pesaro: quasi 9 ore di attesa senza che il medico visiti la nonnina. È successo lunedì al Pronto soccorso di Pesaro, che purtroppo non è nuovo a segnalazioni del genere, sia legati alla nota carenza di medici, sia all’aumento di accessi delle ultime settimane (causa covid e afa).

L’ambulanza avrebbe portato l’anziana in ospedale intorno alle 9,45 dopo uno scompenso che aveva preoccupato badante e famigliari. Dopo i controlli dei parametri di base la donna è stata fatta stendere su una barella, poi più nulla, stando al racconto della famiglia. “L’accesso è avvennuto alle ore 10.52“, precisa il primario Giancarlo Titolo (in tal caso le ore sarebbero 8 e non 9, ma poco cambia).

Impossibile per nuora e nipoti parlare con i medici. Ci hanno provato prima alle 12, poi di nuovo alle 15, inutilmente. “Non mi hanno fatto parlare con nessuno. Allora io e mia figlia ci siamo messe al telefono per chiamare il Pronto soccorso e chiedere informazioni”, racconta la donna. ”Solo alle 18 finalmente siamo riuscite a prendere la linea, ma purtroppo ci è stato detto che il medico non aveva ancora visitato la nonna, assurdo. E non era l’unica, un’altra signora anziana chiedeva continuamente di essere cambiata e si lamentava”.

Alla fine la nuora ha firmato per riportarla a casa, senza aspettare le dimissioni da parte del medico, che “chissà quando sarebbero arrivate a questo punto”. “Lei ha 99 anni, non si può lasciarla così tutto quel tempo, abbandonata sul lettino e senza mangiare nulla”, aggiunge con rammarico.

Il dottor Titolo afferma che “la paziente è stata subito presa in carico, come da protocollo, costantemente monitorata, per verificare i parametri e la corretta idratazione, risultando stabile e vigile dal punto di vista neurologico. Sono state fornite le opportune informazioni ai familiari personalmente e costantemente dal personale infermieristico in turno“.

Poi precisa che quel giorno erano in carico al Pronto Soccorso 95 pazienti in totale (di cui 4 codici rossi e 22 gialli). “Per dare un ordine di grandezza, nelle 24 ore sono stati visitati in totale 110 pazienti, senza considerare le difficoltà legate al doveroso rispetto dei percorsi differenziati dovuti al distanziamento, in questo momento di recrudescenza della pandemia. Il personale garantisce assistenza a tutti “.

da. ba