Quando sfilano gli ideali La prefetta Greco, i valori costituzionali e il dovere di difenderli

Il discorso del sindaco Ricci, del presidente della Provincia Paolini, i saluti dei vertici dello Stato e l’esempio di chi ha combattuto.

Quando sfilano gli ideali  La prefetta Greco,    i valori costituzionali  e il dovere di difenderli

Quando sfilano gli ideali La prefetta Greco, i valori costituzionali e il dovere di difenderli

di Franco Bertini

La celebrazionedel 2 Giugno di ieri mattina a Pesaro ha dimostrato che la Repubblica Italiana e la sua Costituzione vanno festeggiate all’aperto, in piazza, luogo per antonomasia deputata al popolo, mentre le Monarchie e i loro Statuti andavano commemorati nei saloni nobiliari. Dunque decisione centrata quello del prefetto Emanuela Saveria Greco – in perfetto completo giallo-blu (erano solo casuali i colori dell’Ucraina?) – che dall’abituale Salone Metaurense ha portato tutto e tutti giù in piazza del Popolo nella calda luce di una bella mattina di giugno, con una buona partecipazione di cittadini per lo meno pari a quella delle autorità, dei tanti sindaci, dell’arcivescovo di Pesaro e del vescovo uscente di Fano, degli invitati, degli insigniti e dei premiati.

Un gran tendone centrale per gli ospiti, il picchetto interforze in armi per l’alzabandiera, gli studenti della "Volponi" e della "Pascoli" di Urbino, i boy scout, gli atleti paralimpici. Un apparato non da poco, uno spaccato "di popolo" che alla domanda anche inconscia su cosa sia questa Repubblica che compie 77 anni, rispondeva coi vigili del fuoco che si calavano dalla facciata di Palazzo Ducale srotolando due tricolori e accendendo nei cuori bambini l’idea dell’avventura, dell’eroe buono e della bandiera italiana; con gli inni nazionale ed europeo e pensieri eseguiti e declamati dai ragazzi delle due scuole, perché se le cose le fai tu direttamente ti entrano meglio nel cuore di cittadino; con un signore ultraottantenne come Valter Scavolini – e altri come lui – che vestito di tutto punto arriva in piazza in bicicletta, pur se a pedalata assistita, dalla sua residenza fuori città.

Dopo la consueta lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella, discorso insieme ecumenico e di insediamento quello del prefetto Greco. Puntigliosa come sanno essere le donne, ha rispolverato gli articoli della Costituzione che toccano, ciascuno per il suo settore, l’attività istituzionale di tutti i presenti, un ripasso generale dei doveri cui tutti siamo chiamati, ma anche di insediamento sostanziale sul territorio dopo un periodo di "tirocinio".

Lei stessa era un esempio della forza della Costituzione: nel 1946 le donne votarono per la prima volta, oggi è una donna che rappresenta la Repubblica. A seguire gli interventi del presidente della Provincia Giuseppe Paolini e del sindaco di Pesaro Matteo Ricci che ha citato il classico della "Costituzione più bella del mondo", un po’ come dire che da neonati siamo tutti i bambini più belli del mondo, salvo che, passando gli anni, Costituzione e bambini devono "realizzarsi" per esprimere la loro bellezza natia. I tempi non sono di tutta tranquillità. Ma festa doveva essere è festa è stata, conclusa con diplomi, attestati, riconoscimenti e buffet. Come si sarebbe detto in occasione di altre feste del ’2 Giugno, "nello splendore" della Sala degli Alabardieri.