Quei 50enni soccorsi in mare e i playboy di un tempo

Gentile lettore e sedicente "farfallone amoroso" d’altri tempi, facciamo finta che questa sia la "lettera delle domenica" che andava di moda sui giornali popolari di decenni fa, una pagina aperta a tutti, soprattutto a quelli che, secondo loro, avevano qualcosa di straordinario da raccontare. Prima condividiamo le cose che ci accomunano: definire "anziani" dei cinquantenni oggi è quasi un delitto di lesa maestà, reso possibile, ma non perdonato, dalla eventuale schifosamente giovane età dell’articolista il quale senza nessun filtro mette a confronto i due dati anagrafici. E veniamo adesso alla parte romanzata della sua lettera che, come si sarebbe detto un tempo, sta a metà fra un romanzo rosa e le avventure di Salgari. Se lei promette di non tornare più sull’argomento le dico che sono anche disposto a crederle ovviamente nei limiti della ragionevolezza e glissando su quel "pericoloso playboy" che lei dice di essere stato ai tempi dei suoi cinquant’anni. Più possibilista sono sul fatto che sarebbe stato capace di tornare a riva a vela. D’altronde, da vero play boy, lei su quella barca sarebbe stato con una donna e quindi, in caso di bisogno, doveva vedersela da solo senza dover dare spiegazioni ai soccorritori. Come "lettera della domenica" basta e avanza.