
La sindaca di Borgo Pace in trincea contro il progetto di parco eolico al confine con la Toscana: "Coinvolti quando ormai avevano deciso"
Il sindaco di Borgo Pace Romina Pierantoni è in trincea contro l’eolico sui crinali in Appennino: "Non contro le rinnovabili- precisa-, ma contro chi vuole speculare sulle aree interne e ragiona tenendo conto dei confini sulle carte che non sono confini reali". Il suo comune è al centro della proliferazione dei progetti che vorrebbero oltre 200 pale sui crinali tra Marche, Toscana, Emilia Romagna e Umbria. Il progetto ora al centro dell’attenzione è quello di Badia Tedalda, Badia del Vento, in provincia di Arezzo ma confinante con Borgo Pace, approvato dalla Regione Toscana.
"Le recenti dichiarazioni dell’assessore toscana Monia Monni e del Presidente Eugenio Giani in merito al progetto eolico Badia del Vento sono del tutto inaccettabili e distanti dalla realtà dei fatti – spiega la sindaca Pierantoni – . Non ci sono state ’partecipazione estesa e risoluzione delle problematiche’ prima dell’autorizzazione, i fatti sono ben diversi. La Regione Marche, sempre presente e attenta a questa procedure, è stata coinvolta nel procedimento solo quando il progetto era ormai prossimo alla conclusione, e questo su mia esplicita richiesta. In un processo che si è prolungato per quasi tre anni, con migliaia di pagine di documentazione tecnica da esaminare, la Toscana ha dato al nostro territorio un tempo esiguo per prendere una posizione consapevole e documentata, nonostante la grande competenze e disponibilità dei tecnici del settore ambiente della Regione Marche. Basti ricordare che il Comune di Carpegna e l’Ente Parco Simone e Simoncello sono stati coinvolti solo nell’ultima seduta, e anche in questo caso dietro nostra esplicita richiesta. Questo non è solo un problema per il Montefeltro e per i comuni di Borgo Pace e Carpegna, ma per l’intera area appenninica, che rischia di essere sacrificata a favore di interessi che non considerano la tutela del paesaggio e delle comunità locali. Per gli altri impianti che riversano gli impatti ambientali e paesaggistici sul territorio delle Marche, tra cui Badia del Vento, la Regione Toscana ha richiesto integrazioni, nonostante i pareri contrari di enti e comuni confinanti. E` sconcertante che la Toscana proceda con questo atteggiamento. Il progetto Badia del Vento rappresenta una vera e propria prevaricazione nei confronti dei territori confinanti, che non possiamo assolutamente accettare".
La sindaca chiude con un appello sui tanti, troppi, progetti proposti: "Oltre all’impegno che la Regione Marche sta mettendo in campo con il consigliere Giacomo Rossi, chiedo anche la discesa in campo quanto prima del mio presidente Francesco Acquaroli che so essere dalla nostra parte. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti".
Andrea Angelini