Quelli che rispondono per le rime "Le nostre poesie in piazza"

Tantissimi studenti ieri mattina per l’iniziativa ‘Il pane e le rose’: una festa per i ragazzi delle superiori

Quelli che rispondono per le rime  "Le nostre poesie in piazza"

Quelli che rispondono per le rime "Le nostre poesie in piazza"

Il 21 marzo: il primo giorno di primavera, in cui tutti quanti, persone, piante ed animali, si risvegliano dal torpore invernale e cominciano a "costruire" la nuova primavera. Quale modo migliore per festeggiare queste rinascite se non celebrando anche la Giornata mondiale della poesia. Ieri, infatti, in piazza del Popolo, centinaia di ragazzi provenienti da tutte le scuole cittadine si sono uniti per questa ricorrenza nell’ambito dell’iniziativa ‘Il pane e le rose’. Moltissime sono state le poesie esposte davanti al comune e moltissimi i lavori creati dai ragazzi stessi: "Abbiamo scritto delle poesie, con l’aiuto dei nostri insegnanti – racconta Rebecca Federica Palma, del Liceo artistico Mengaroni –. Il mio lavoro si è basato sulla scrittura di una poesia sul mare d’inverno, non tanto lunga, ma per me carica di significato". Grande soddisfazione, oltre che dagli studenti, anche dalle insegnanti organizzatrici: "La poesia ci aiuta a leggere la realtà e a scaricare le nostre sofferenze – commenta la professoressa Sonia Marini –. I ragazzi in questi anni hanno sofferto tanto, tra pandemia, guerre, crisi climatica. Noi, personalmente, rimaniamo stupite da tutto quello che esce dalle penne dei nostri ragazzi, perché si lasciano scoprire, cosa molto rara nel periodo adolescenziale, e vogliono farsi capire". Un modo, quindi, quello del nero su bianco, che aiuta, in un periodo turbolento pieno di cambiamenti e trasformazioni, i teenager a tirare fuori la loro vera essenza e il loro vero modo di pensare: "Quando ai ragazzi si parla di poesia la prima cosa che dicono è ‘basta che non dobbiamo impararle a memoria’ – continua scherzosamente la professoressa Marini –, ma in realtà riescono a stupirci ogni volta di più, perché riescono a spiegare il mondo come noi non riusciremmo a insegnarglielo. Sono delle grandissime soddisfazioni".

Assieme alle poesie, anche moltissime foto che ritraggono i posti citati negli stessi poemetti dei ragazzi, facendo immergere ancora di più lo spettatore in questo mondo giovanile: "Riuscire a trovare il connubio tra fotografia e poesia è abbastanza facile, perché le parole riescono già a darti un’immagine – raccontano Lucrezia, Nicole e Giada, della 3ªG del Liceo Artistico Mengaroni –. Il più del lavoro sono state le tempistiche, che ci hanno occupato una settimana tra la ricerca del luogo, della giusta luce". Ad accompagnare i giovani all’interno della poesia, poi, anche la musica di Edoardo Martinelli, Andrea Campesi, Daniele Traiani e Andrea Oliverio, della 5ªM del Liceo Marconi, sezione musicale, che sono riusciti a unire le due facce della stessa medaglia, musica e parole: "Per questa giornata abbiamo portato delle cover, niente di inedito, ma cariche di significato – raccontano – Musica e poesia vanno sempre a braccetto, è fondamentale riuscire a unire queste due sfaccettature dell’arte che si influenzano a vicenda: la musica accompagna le parole, che, con il loro senso profondo, danno senso alla musica".

Alessio Zaffini