"Li vogliono tutti bravi, preparati ed efficienti ma non cacciano un soldo per il rinnovo del contratto di lavoro", dice tra fischetti ed uno sventolare di bandiere Barbara Lucchi, della Cgil regionale. Perché ieri mattina poco meno di un centinaio di persone, nella maggioranza giovani, tutti legati al settore del turismo, si sono ritrovati a protestare in piazza Esedra davanti alla sede di Confindustria. Uno sciopero regionale che è partito da Pesaro "perché in tutta la regione la nostra città è quella che ha un maggior numero di lavoratori legati a Confindustria Turismo so. La città ha un peso di oltre 400 lavoratori sul totale di mille dell’intera regione", dice Fabrizio Bontà della Uil. Che aggiunge: "Poi ci ha fatto molto piacere il fatto che la maggior parte di quelli che sono venuti a protestare erano giovani, il che vuol dire che la funzione del sindacato è ancora attrattiva".
Uno sciopero sindacale di otto ore, ma se non si riapre il tavolo delle trattive potrebbe anche avere un bis nei prossimi giorni.
Il nodo della questione è questo: "Il contratto non viene rinnovato da sei anni e questo ha portato, con una inflazione che ha toccato accumulandosi un 17%, ad un forte ridimensionamento di potere d’acquisto di questi lavoratori", continua Bontà. Ma avete chiesto la luna? A questa domanda risponde Barbara Lucchi: "No, abbiamo chiesto 200 euro in più, esattamente i soldi che nelle contrattazioni abbiamo ottenuto da altre due categorie che sono legate al settore del turismo e cioè Confcommercio e Confesercenti. Nell’ultimo tavolo, dopo discussioni che vanno avanti da molti mesi, è continuato il muro contro muro per cui abbiamo deciso di indire 8 ore di sciopero che potranno essere ripetute nel caso in cui non si riapra la discussione con i rappresentanti di Confindustria Turismo".
Pesaro come cuore di questa categoria a livello regionale perché gravitano in città due grandi associati: una è la sede di Eden Viaggi vicino al casello autostradale che è una controllata dal gruppo Alpitour e l’altro grande associato è il gruppo ‘Lindbergh’ che in città gestisce tre alberghi. Otto ore di sciopero "che hanno visto la presenza soprattutto del personale che arrivava dalla sede di Alpitour, ma sappiamo che altri sono rimasti a casa. Ma quale sia stata l’adesione allo sciopero con esattezza non lo sappiamo. Abbiamo visto anche personale degli hotel gestiti dal gruppo Lindbergh", dice Bontà. Quanto prende mediatamente un dipendente del settore? "Circa 1200 netti e in questi ultimi sei anni ha perso circa 200 euro di potere d’acquisto, esattamente i soldi che ci hanno riconosciuto sia Confcommercio e Confesercenti", conclude Lucchi.