’Radici’, molto più di uno spettacolo In scena la storia di Cabernardi

Ripercorre la vicenda dei tanti minatori che lavoravano nel sito in funzione dal 1870 al 1959 .

’Radici’, molto più di uno spettacolo  In scena la storia di Cabernardi

’Radici’, molto più di uno spettacolo In scena la storia di Cabernardi

Domattina, e poi il 26 maggio prossimo, al teatro Angel Dal Foco di Pergola andrà in scena lo spettacolo scritto e interpretato dal noto attore Fabio Brunetti dal titolo ‘Radici, i fatti di Cabernardi’. Domani (dalle 11,30) ad assistere alla rappresentazione saranno gli studenti del liceo scientifico ‘Torelli’ della città dei Bronzi e i ragazzi di terza media dell’istituto comprensivo ‘Binotti’; il 26 (alle 21), invece, l’ingresso sarà per tutto il pubblico.

‘Radici’ è un lavoro che ripercorre la storia dei tanti minatori (in certi periodi oltre 1.400) che lavoravano nella miniera di zolfo rimasta in funzione dal 1870 al 1959 a Cabernardi di Sassoferrato, a pochissima distanza dal territorio di Pergola. E proprio da Pergola e da altre zone della Valcesano proveniva tanta manodopera impiegata in questo sito estrattivo. Brunetti sarà sul palco con la cantante Elisa Goffi e il chitarrista Nicholas Micheli, per la regia di Glauco Faroni. L’opera racconta la storia di Adelmo Parrini (personaggio di fantasia) che nasce a Cabernardi nel 1930, la cui famiglia proviene da Montebello, allora frazione di Orciano. Adelmo da bambino fa la vita di paese, quella del figlio di un minatore, e, come tutti i suoi coetanei, da grande seguirà le orme del padre, finendo anche lui in miniera. Da giovane uomo sposato vive poi la crisi degli anni ’50, gli scioperi, le lotte, la chiusura del sito. E con la moglie si trasferisce a Pontelagoscuro, nel ferrarese, dove la Motecatini, proprietaria della miniera, aveva un grande stabilimento. Nella provincia emiliana Adelmo si fa una nuova vita, ma non riuscirà mai a dimenticare le origini. Una storia intensa, emozionante, che racconta anche dell’occupazione della miniera nell’estate di 71 anni fa, quando 176 minatori rimasero per ben 40 giorni sotto terra, al 13esimo livello, per protestare contro il previsto dimezzamento della forza lavoro, risalendo in superficie, stremati, il 5 luglio del 1952.

Sandro Franceschetti