
IMOLA (Bologna)
Adamo Guerra alla fine si è messo in contatto con la ex-moglie Raffaella Borghi. E’ stata lei a raccontare ieri in diretta a ‘Chi l’ha visto?’, su Rai 3, della telefonata ricevuta dall’ormai ex-marito, scomparso nel 2013 da Lugo (Ravenna) dopo aver annunciato il suo imminente suicidio attraverso una serie di lettere ai familiari. Alla moglie Guerra ha chiesto scusa, raccontando di avere realmente deciso di suicidarsi, ma di averci poi ripensato. "Hai ragione, ho sbagliato – ha detto al telefono a una delle due figlie, all’epoca dei fatti un’adolescente – quello che ho fatto è inimmaginabile". Lo ha spiegato la ragazza "come se avesse dimenticato un compleanno, non come un uomo che ha abbandonato la moglie e due figlie". Borghi ha spiegato come le due figlie siano rimaste "molto scosse al sentire la voce del padre".
Guerra, com’è noto, non si era suicidato, ma aveva lasciato Imola, dove risiedeva, per raggiungere la Grecia, e da lì non si era mai mosso. Nel 2015 la procura di Bologna archiviò il caso parlando di un presumibile suicidio, ma pochi mesi dopo il provvedimento la moglie fu contattata dai carabinieri: la polizia greca, tramite Interpol, aveva inviato un verbale dove riferiva che, in un controllo, era stato identificato Guerra tramite documento di riconoscimento. Alla polizia greca, però, Guerra avrebbe detto di non voler avere più contatti con la moglie e le due figlie. Per Raffaella Borghi quelle poche parole non erano abbastanza: "Non avevo la sua foto, la sua firma, nulla. Quelle parole non mi bastarono: la Procura aveva archiviato il suo caso come un suicidio". Il sospetto, ha detto Borghi, è che qualcuno si fosse appropriato del suo documento. Da lì la decisione di tentare diverse strade, a partire dalla denuncia, fatta nel 2016, per il mancato pagamento degli alimenti (la prima udienza sarà a gennaio) nella speranza di ’stanarlo’, se realmente era in vita. "Il solo modo per avere la prova della sua esistenza", ha detto anche ieri in trasmissione. Il procedimento penale però si incaglia, in quanto Guerra è irreperibile; neppure il Consolato riesce a trovarlo, come le comunica nel 2019.
Borghi, a un certo punto, percorre la strada anche del divorzio giudiziale, "per garantire alle mie figlie il pieno accesso al mio Tfr se mi fosse successo qualcosa, ma il fascicolo non andava mai avanti. Perché?". Di recente, infatti, Adamo Guerra aveva chiesto di essere iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero: era lui o qualcuno che usava la sua identità? Ecco perché "mi sono rivolta a Chi l’ha visto?".
Filippo Donati