"Rafforzare la vigilanza sugli scavi"

Aspettando le risorse per proseguire, la Soprintendenza mira a tutelare l’area.

Rafforzare la sorveglianza degli scavi di via Vitruvio. In attesa che lo Stato stanzi le risorse richieste (si parla di 50mila euro) per proseguire gli scavi, la Soprintendenza sta valutando l’opportunità di una sorveglianza privata che si aggiunga a quella già svolta dai carabinieri, in particolare dal nucleo tutela del patrimonio culturale.

In attesa che l’indagine archeologica possa riprendere (si scaverà in larghezza e in profondità), la Soprintendenza pensa ad una maggiore protezione del luogo attualmente chiuso solo da un cancello, anche se si trova nel cuore del centro storico tra edifici abitati. "Credo che quella della Soprintendenza -- commenta l’assessore alla Cultura, Cora Fattori -- sia una corretta valutazione visto che si tratta di uno dei siti archeologici più importanti delle Marche e del centro Italia". Gli ulteriori scavi serviranno a confermare o ad escludere un possibile collegamento tra i resti dell’edificio romano (un muro dello spessore 1,50 metri e lastre di marmo verde e rosa a copertura del pavimento e delle pareti del palazzo) e la Basilica di Fano di cui parla Vitruvio nel De Architectura.

Dal momento della scoperta il cantiere edile di via Vitruvio è stato fermato (sarebbero dovute sorgere 5 unità abitative), in attesa del finanziamento da parte del Ministero della Cultura: da quel momento l’area passerà sotto la responsabilità della Soprintendenza. Gli scavi e gli eventuali ulteriori ritrovamenti serviranno anche a definire il destino del sito archeologico.

Ai 50 mila euro della Soprintendenza si dovrebbero aggiungere i 20 mila euro messi a disposizione dall’assessorato all’Urbanistica per ampliare ulteriormente l’area di scavo. Nessun aggiornamento, invece, per quanto riguarda la possibile visita del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano invitato a Fano dal sindaco Massimo Seri per verificare di persona l’importanza dei resti archeologici.

Anna Marchetti