Urbino, denuncia choc di una ragazzina di 15 anni. "Violentata dopo la festa"

La vittima accusa un coetaneo: "E il suo amico stava lì a guardare". Poi lancia un appello sui social: "Aveva una camicia blu, lo conoscete?"

Una discoteca (foto di archivio)

Una discoteca (foto di archivio)

Urbino, 1 luglio 2018 - Violentata da un ragazzo con la camicia blu. Che lei, qualche ora dopo, ha cercato su Instagram lanciando un appello: «Qualcuno lo conosce?». Una 15enne residente vicino a Urbino si è presentata ieri mattina alle 5 al pronto soccorso dell’ospedale urbinate per farsi visitare. Ha atteso circa un’ora e mezza insieme alla mamma prima del suo turno, perché c’erano da curare due ragazzini feriti in un incidente stradale. Poi alle 6.20 circa è stata visitata dal medico a cui ha raccontato quello che le è accaduto: «Un ragazzo mi ha violentato fuori dal locale. Io non so chi sia, l’avevo conosciuto solo poco prima, aveva però la camicia di colore blu. Insieme a lui c’era un altro che non conoscevo che è rimasto a guardare quello che mi faceva l’amico». I medici, prima ancora di iniziare a seguire il protocollo dei casi di violenza, hanno chiamato la polizia perché ascoltasse ciò che la ragazza stava denunciando.

Le certezze, oltre alla testimonianza della ragazza, non ci sono. Dall’esame medico, non sarebbero emersi segni di violenza. Così come la ragazza ha messo a lavare l’abbigliamento intimo lavandosi lei stessa come per liberarsi dal ricordo di quei momenti. I medici hanno comunque prelevato campioni sia nei vestiti che indossava sia sotto le unghie oltre che sottoporla a prelievo del sangue. Il tutto sarà portato in laboratorio per estrapolare eventuali presenze di dna sconosciuti dalla stretta cerchia familiare. La ragazza, stando alla ricostruzione che in questo momento sta facendo la polizia, non ha avuto una reazione plateale alla violenza. E’ tornata nella festa, ha riso e scherzato con gli altri amici, senza dire nulla che potesse far pensare alla drammaticità di ciò che aveva appena vissuto. E’ al rientro a casa intorno alle 3.15 che ha raccontato alla madre di ciò che era successo. Ma nel frattempo, la 15enne non ha pensato di conservare le eventuale tracce che potevano esserci dopo una violenza, lavandosi accuratamente. Questo ha complicato le cose al momento di appurare l’esistenza di un abuso sessuale.

Per tutta la durata dell’interrogatorio duranto diverse ore, la ragazza non è mai caduta in contraddizione fornendo una descrizione accurata di ciò che le è accaduto ma con un vuoto assoluto sull’identità del giovane che l’ha violentata e su una seconda persona che era presente alla violenza.

Lei dice di non sapere chi fossero i due, benché con uno di loro sia uscita dalla festa per appartarsi. Al telefono, il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Urbino Filippo Mezzolani conferma l’episodio: «La ragazza presentava uno stato di agitazione che era certamente compatibile con quanto denunciato. Non aveva vestiti strappati. Abbiamo fatto intervenire immediatamente il ginecologo per gli esami previsti dal protocollo che sono lunghi e meticolosi. Intorno a mezzogiorno, la giovane è stata dimessa».

ro. da.