Pesaro, tenta rapina con lo spray al peperoncino. Arrestato

Miralfiore, un ragazzo di 19 anni lo spruzza due volte in faccia alla sua vittima: preso

Pesaro, tenta rapina con lo spray. Carabinieri al Miralfiore (Fotoprint)

Pesaro, tenta rapina con lo spray. Carabinieri al Miralfiore (Fotoprint)

Pesaro, 12 ottobre 2019 - Ha usato lo spray al peperoncino per fare una rapina. Solo che la sua vittima è riuscita a sottrarsi, a fuggire, ad avvertire i carabinieri e alla fine a farlo arrestare. I militari, grazie anche alla sinergia con la polizia locale, hanno rintracciato immediatamente il presunto responsabile e il suo complice. Sono due giovanissimi kosovari, uno 19 e l’altro di 18 anni, che hanno tentato il colpo l’altra notte all’Arco del Miralfiore. Quello che usato lo spray – il 19enne – è stato arrestato, l’altro solo denunciato. Particolare: ieri era il compleanno del ragazzo finito in manette.

Tutto comincia pochi minuti prima dell’una, la notte tra giovedì e ieri. La vittima dell’aggressione è un 22enne di Pesaro che ha appena finito il turno di lavoro, e sta aspettando la fidanzata che lo vada a prendere per andare a casa. Il 22enne si imbatte nei due per caso. Sono due kosovari già conosciuti dalle forze dell’ordine per precedenti episodi, tra cui una denuncia del mese di agosto per un furto all’interno di un supermercato, proprio a Pesaro. I due si avvicinano al pesarese e gli chiedono una sigaretta. E’ la solita scusa. Lui dice che non ne ha, e i due si allontanano. Ma è solo un attimo. Ritornano verso di lui, stavolta uno della coppia è armato di uno spray al peperoncino, che ha tirato fuori da un anfratto vicino. Glielo spruzza una prima volta in faccia. E gli intima di dargli tutto quello che ha, anche se l’altro gli dice che non ha nulla. Parte un’altra spruzzata in faccia. A quel punto la vittima urla «C’è la polizia», riesce a distrarre per un attimo i i due aggressori e riesce da fuggire rifugiandosi in un locale vicino. Partono le ricerche. La chiamata arrivata al 112 allerta una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, che arriva all’Arco. I militari, indirizzati dalla precisa descrizione fatta dal giovane dei suoi aggressori, riescono subito a bloccare uno dei due kosovari (nel frattempo divisisi). E’ il più giovane: stava raggiungendo la stazione ferroviaria.

Manca il complice. E in questo caso è provvidenziale l’occhio molto attento di un agente della polizia locale. I carabinieri hanno infatti appena chiesto alla pattuglia della Municipale di intervenire. E mentre la pattuglia va sul posto, l’agente a bordo vede camminare in viale della Liberazione un giovane che già conosce, per averlo identificato un paio di volte al parco Miralfiore. L’agente guarda attentamente com’è vestito: indossa pantaloni neri e parka. Si fa dire a quel punto ai carabinieri chi è il secondo che cercano. La descrizione dell’abbigliamento corrisponde. Il 19enne sta andando a piedi verso il porto. I carabinieri lo bloccano all’altezza del Ponte Vecchio. Un attimo di ritardo in più, e avrebbe guadagnato il sentiero che costeggia il Foglia e porta al Miralfiore. A quel punto, sarebbe stato molto difficile riprenderlo. La segnalazione dell’agente della polizia locale è stata dunque determinante.

I due kosovari vengono portati in caserma. La vittima li riconosce ambedue. Uno, il 19enne, quello che stava per dileguarsi lungo il Foglia, viene arrestato per tentata rapina. E’ ritenuto quello che materialmente ha usato lo spray al peperoncino, provocando alla sua vittima un’irritazione in volto, guaribile in due giorni, come hanno refertato i medici dell’ospedale San Salvatore cui si è rivolto. L’altro viene denunciato a piede libero per lo stesso reato.