Rebus ospedali, la carta nascosta di Ceriscioli: Muraglia pubblico, Fano col privato

Divorzio Ricci-Seri. Il presidente: «A questo punto decide la Regione»

Luca Ceriscioli tra Matteo Ricci e Massimo Seri

Luca Ceriscioli tra Matteo Ricci e Massimo Seri

Pesaro, 13 novembre 2015 - Sarà la Regione Marche a decidere sul nuovo ospedale unico. A farlo sapere è lo stesso presidente della Regione Luca Ceriscioli al termine dell’incontro di ieri, ad Ancona, con i sindaci Matteo Ricci e Massimo Seri, che non sono riusciti mettersi d’accordo su dove costruire la nuova struttura ospedaliera. Due le opzioni sul tavolo del presidente: rispolverare Fosso Sejore, oppure scegliere Muraglia come sito dell’ospedale unico Marche Nord, riservando il Santa Croce per un polo privato di eccellenza (legato a Cotignola?) che andrebbe ad integrarsi con il pubblico. Due scommesse politiche e tecniche insieme, che saranno sottoposte ad un fuoco di fila di critiche e contestazioni.

Intanto c’è il divorzio della coppia Ricci-Seri: «Se io e Massimo fossimo riusciti a faresintesi – è il commento a caldo di Matteo Ricci – saremmo stati noi a decidere per le nostre città, così invece sarà Ceriscioli». E ancora: «Ieri mattina, Muraglia non l’ho nemmeno nominata e ho posto all’attenzione di Seri tre elementi: nuovo ospedale pubblico, riduzione della mobilità passiva attraverso un accordo con i privati, nuova organizzazione dell’Asur e nuova sede. Massimo Seri è un amministratore capace, ma su questo tema non è riuscito a fare sintesi politica».

Ma Seri non sembra preoccupato di aver delegato a Ceriscioli le scelte sull’ospedale unico e sulla sanità del territorio. «Il presidente della Regione – afferma – non è un monarca assoluta, né governa con un monocolore, non potrà prescindere dai territori e dalla loro rappresentanza regionale». Per concludere: «A rimetterci non possono essere sempre i soliti, nel caso specifico i cittadini di Fano». Al presidente della Regione non rimane che una riflessione: «A distanza di quattro mesi dal primo incontro non è stata raggiunta una sintesi. Non si può aspettare ulteriormente. Troppo lunga l’attesa per operatori sanitari e utenti ai quali in questi 5 anni si sono chiesti sacrifici in vista dell’accorpamento in un’unica struttura dell’attività che oggi è divisa in tre plessi distinti. È arrivato il momento di decidere e avviare il percorso per realizzare l’ospedale unico».

«Ha fatto bene Ceriscioli – sottolinea Ricci – visto che sono mesi che discutiamo, penso che troverà una soluzione equilibrata e realista. Inutile perdere altro tempo, la velocità di decisione non è indifferente. La scorsa legislatura abbiamo perso 5 anni». Seri insiste: «Quello di Ceriscioli sarà un lavoro autonomo ma di dialogo con i Comuni». Intanto Seri ha convocato la sua maggioranza per stabilire la data del consiglio comunale monografico al quale sarà invitato lo stesso Ceriscioli.