Terrore alla regata Pesaro Pola 2022, salve per miracolo due dell'equipaggio

La loro barca si è rovesciata durante la notte. Restano intrappolate, sono state salvate dai sommozzatori

Terrore alla regata Pesaro Pola. Il 'Canarino Furioso’ rimorchiato nel porto di Pola

Terrore alla regata Pesaro Pola. Il 'Canarino Furioso’ rimorchiato nel porto di Pola

Pesaro, 9 maggio 2022 - Un urto fortissimo, la barca che si rovescia, due donne sotto coperta restano intrappolate mentre gli altri tre uomini dell’equipaggio si mettono in salvo sopra lo scafo. Sfiorata la tragedia alla Pesaro-Pola durante la seconda manche della regata partita dal porto della città di Rossini venerdì pomeriggio. Già le condizioni meteo non sono state clementi per la 36ª edizione, quella della ripartenza dopo due anni di stop a causa del Covid. Sabato notte però non sono stati vento, pioggia e mare grosso a mettere in pericolo la vita delle cinque persone a bordo di ’Canarino furioso’, una delle imbarcazioni croate in gara, ma un ostacolo in mare.

"Erano a 17 miglia dal porto di Pola quando a un tratto la barca ha impattato contro un corpo sommerso – racconta Antonio Rossini, presidente della Lega navale di Pesaro che ieri ha raccolto il racconto di quelle cinque ore di paura dallo stesso skipper – il bulbo si è rotto e l’imbarcazione si è rovesciata. Due donne erano nella dinette (lo spazio sottocoperta dove spesso è situata anche la cucina, ndr) e sono rimaste intrappolate sotto lo scafo, ma per fortuna nella bolla d’aria. Gli altri tre uomini invece, Boris, lo skipper, il figlio e un altro, sono finiti in mare e sono riusciti a risalire sopra lo scafo ribaltato. E così sono rimasti per ore. Ed è un miracolo se sono vive. Ma è stata fondamentale anche la grande esperienza di Boris, che va in mare da 50 anni. Il miracolo è stato che la vela ha aiutato a tenere a galla la barca. Boris ha detto che ogni 10 minuti le donne terrorizzate gli chiedevano di tirarle fuori, ma lui sapeva che se avesse aperto lo scafo, la barca sarebbe andata a fondo e non si sarebbero salvati. Così ha cercato di tenerle tranquille fino all’arrivo dei soccorsi".

A raccogliere l’Sos è stata una nave che si trovava in zona, la "Tzarevich", battente bandiera maltese. Hanno subito tratto in salvo i tre uomini. Per le operazioni di soccorso delle donne è stato necessario l’intervento dei sommozzatori che hanno lavorato per ore. Al recupero hanno preso parte anche le autorità portuali di Fiume, Pola e Guardia costiera croata.

"Sono stati portati all’ospedale – continua Rossini – è non avevano che qualche graffio. Davvero un miracolo. Boris è un veterano della nostra regata e del mare. Ma ha detto che stavolta ha visto davvero la morte in faccia".

E a proposito della regata, da segnalare che l’imbarcazione del pesarese Gabriele Percetti, la ’Mister X’ del team Orzelli, è arrivata prima di classe e seconda assoluta over all nella gara delle isole Brioni, mentre ad aggiudicarsi la manche Pesaro-Pola è stato il natante anconetano del medico Letterio Morabito. E ora, passata la grande paura, si attende la terza e ultima manche, al via domani mattina alle 11 da Pola verso il porto di Pesaro.