Regole fioriere a Pesaro, la stretta anche per i privati: devono essere tutte grigie e non intralciare

L’annuncio dell’assessore Frenquellucci: "I vasi non possono occupare la pubblica via. E noi del Comune daremo l’esempio"

Le fioriere ai margini di Piazzale Lazzarini, che saranno rimosse perchè non rientrano ni canoni imposti dal Comune: sono colorate

Le fioriere ai margini di Piazzale Lazzarini, che saranno rimosse perchè non rientrano ni canoni imposti dal Comune: sono colorate

Pesaro, 29 gennaio 2023 – Stretta sulle fioriere. In nome del decoro i contenitori di fiori e piante nelle aree caratteristiche del centro storico dovranno essere tutte dello stesso colore (grigio antracite); a forma cubica o di parallelepipedo e sopratutto, qualora ingombrino il suolo pubblico, autorizzate da apposita concessione. Ciò vuol dire che alle indicazioni dell’amministrazione si dovrà attenere anche la signora dal pollice verde, con casa in centro storico: se i vasi ingombrano la pubblica via anche la signora dovrà ottenere la concessione e seguire le regole. Quindi addio cocci dal colore di terra cotta e dalle forme diverse dalle previste: andranno sostituiti. Oppure si dovranno ritirare le proprie piante in casa, sul balcone o nelle proprie pertinanze esterne, se si hanno.

La novità sarà portata in giunta martedì prossimo dall’assessore Francesca Frenquellucci. "Non vogliamo mortificare la passione del verde in nessuno – spiega l’assessore – ma evitare, come è accaduto in passato che vasi privati occupino la pubblica via complicando la viabilità. Oppure se troppo alte o incolte riducano la visibilità.

Da aprile le fioriere private su suolo pubblico non autorizzate verranno rimosse". L’iter quindi, anche per la signora col pollice verde sarà di inoltrare la richiesta in comune a cui seguirà la verifica: se le fioriere non creano problemi alla viabilità potranno impegnare il suolo pubblico. "Il primo a dare l’esempio sarà il Comune che toglierà le fioriere non conformi come quelle di piazza Lazzarini. Porteremo le prime fioriere d’ordinanza in via Passeri e in via Tebaldi".

La delibera, pronta ad essere discussa, prevede anche un altro punto “caldo“: la data entro la quale residenti e operatori economici dovranno adeguarsi ai regolamenti sul decoro. "Entro il 30 aprile – conferma Frenquellucci – tutti dovremo attenerci alle regole dettate in questi anni per avere un centro storico ordinato, pulito ed esteticamente coerente ai valori concertati con la sovrintendenza di Ancona". Tradotto: restano solo sei mesi di tolleranza, prima di veder arrivare le multe se non ci si mette in riga.

"Abbiamo voluto dare ulteriore tempo ai titolari con attività in alcune zone caratteristiche del centro storico (sono almeno sette tra cui Piazzale Collenuccio, piazzale Lazzarini, Piazzetta Mosca, Piazzale Matteotti, Piazza del Popolo, Corso XI settembre, via San Francesco, via Branca, via Rossini...) di adeguare il proprio arredo esterno secondo un canone concertato con la sovrintendenza. Il regolamento che prevede per esempio dehor, sedie e tavoli in grigio antracite è del 2017. Ricordo che venne riconosciuto ai titolari uno sgravio fiscale se si fossero adeguati entro l’anno. Gli operatori hanno avuto sei anni di tempo per adeguarsi: il 31 dicembre 2022 è terminata la proroga. Capiamo che possa essere un impegno economico: per questo nonostante il provvedimento sia in vigore, fino ad aprile, non ci saranno multe. Sono iniziati, questo sì, i sopralluoghi della polizia amministrativa: per ora si tratta solo di una ricognizione".

Non conosce tolleranza, invece, l’esigenza di uniformare il decoro delle vetrine. A dicembre 2021, l’amministrazione ha inviato 27 missive ad altrettanti proprietari di immobili commerciali sfitti sollecitando l’adeguamento al decoro delle stesse (oscurarle con teli bianchi, pulire-sistemare saracinesche, esporre in maniera corretta la merce etc). In 20 si sono adeguati. In 7 hanno ricevuto il verbale (50 euro di sanzione per “adeguamento vetrina” per chi non ha adottato misure a copertura della vetrina sfitta; 166,67 euro per “esposizione in modo improprio della merce”, che è una violazione per occupazione suolo pubblico). Nel 2022? "Gli uffici, a seguito della ricognizione, hanno inviato 38 lettere di sollecito affinché i titolari procedessero ad adeguare le vetrine. Tra questi 15 hanno poi avuto la multa".